11 Aprile 2025
Fonte: X @Fisco24
Approvata in Alto Adige la commissione d’inchiesta sui “crimini del covid” che indagherà sulle misure relative alle mascherine e ai vaccini durante il triennio di pandemia 2020-2023. Il consigliere provinciale di Bolzano Wirth Anderlan ha dichiarato che la gestione della pandemia legata al covid ha generato “conseguenze su società ed economia”.
Dopo mesi di attesa e un primo tentativo andato a vuoto, in Alto Adige prende finalmente forma la commissione d’inchiesta sui cosiddetti “crimini del Covid”. Protagonisti dell’iniziativa: Jürgen Wirth Anderlan e l’avvocatessa Renate Holzeisen, entrambi in prima linea durante la pandemia contro le misure adottate, quali mascherine e obbligo vaccinale. Determinante, stavolta, l’appoggio dell’ex assessore alla Salute Thomas Widmann.
Nel gennaio 2024 la proposta avanzata dalla lista JWA non era riuscita a decollare: solo sette consiglieri avevano apposto la propria firma, troppo pochi per l’approvazione. Ora, ad aprile 2025, l’obiettivo è stato centrato: nove consiglieri provinciali hanno firmato la mozione, rendendo possibile l’avvio dell’inchiesta. Tra loro anche Widmann, all’epoca dei fatti ancora in quota Svp.
“Si apre la strada a un'indagine completa sui crimini legati al coronavirus”, ha dichiarato soddisfatto Jürgen Wirth Anderlan. L’ex comandante degli Schützen è stato uno dei volti più noti del movimento no vax e no mask in Alto Adige, accanto a Renate Holzeisen del partito Vita, che ha difeso sin dall’inizio i lavoratori sospesi per essersi rifiutati di vaccinarsi.
“La commissione – spiega Wirth Anderlan – ha il compito di condurre un'indagine sulla pandemia dal 2020 al 2023. Ciò include l'identificazione e la valutazione delle misure e l'elaborazione di bilanci e raccomandazioni per crisi future”.
Secondo il promotore dell’iniziativa, le misure messe in atto dalle istituzioni locali – dalla Giunta provinciale al Consiglio, dai Comuni agli organi esecutivi e giudiziari – hanno generato “una vasta gamma di conseguenze sulla società, sulle istituzioni, sui cittadini e sull'economia dell'Alto Adige”.
Oltre a JWA, Vita e Widmann, hanno sostenuto la mozione anche i rappresentanti di Süd-Tiroler Freiheit, Noi Cittadini e Freie Fraktion. Si preannuncia ora un lavoro intenso e delicato: la commissione dovrà passare al setaccio tre anni di gestione della pandemia.
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