13 Marzo 2025
Il caso dell'omicidio di Chiara Poggi è stato riaperto. Nel registro degli indagati ora è iscritto, a 18 anni dal delitto di Garlasco, Andre Sempio, amico del fratello della vittima. Sono diversi gli elementi che hanno portato alla riapertura del caso, dalle tre chiamate effettuate da Sempio al biglietto del parcheggio di Vigevano mostrato dal ragazzo per confermare la sua lontananza da Garlasco, passando per il Dna sotto le unghie di Chiara analizzando con nuove tecnologie.
Oggi Sempio si è sottoposto in modo coatto al prelievo del Dna. Il suo avvocato ha riferito che il 37enne è "basito e sconvolto", tanto che ha dovuto prendersi dei giorni di ferie. L'amico di Marco Poggi, fratello della vittima, era già stato indagato tra il 2016 e il 2017, ma poi le accuse erano state archiviate. Ora figura di nuovo nel registro degli indagati.
A far riaprire il caso sono state le tracce di Dna trovate sotto le unghie della vittima, già analizzate più volte ma ora, grazie a tecnologie più recenti, potrebbero aprire nuove piste, tra cui quella di "più ignoti". Altri due sono gli indizi, un tempo ritenuti di poco conto, che ora vengono presi in maggior considerazione: il biglietto del parcheggio di Vigevano fornito da Sempio e le tre telefonate partite dal suo cellulare. Riguardo al primo, il ticket era stato mostrato per dimostrare che la mattina del delitto l'uomo fosse lontano da Garlasco mentre gli accertamenti sulle celle telefoniche dicono il contrario; inoltre il biglietto era stato mostrato ai carabinieri da Sempio nell'ottobre del 2008. Gli investigatori riterrebbero inusuale la conservazione del ticket per più di un anno. Riguardo alle tre telefonate effettuate il 4, il 7 e l'8 agosto, il 37enne aveva chiamato il telefono di casa Poggi per pochi secondi, rispettivamente 10,2 e 21, nonostante sapesse che Marco era in vacanza con i genitori in Trentino.
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