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Insegnante morta per trombosi addominale 17 giorni dopo il vaccino covid Astrazeneca, assolto a Palermo il medico che glielo somministrò

Cinzia Pennino è morta a 46 anni, il medico Vincenzo Fazio assolto "perché il fatto non sussiste" in quanto lei si presentò una seconda volta per essere vaccinata

06 Marzo 2025

L'insegnante Cinzia Pennino

Fonte: X @Lasiciliaweb

È strato assolto Vincenzo Fazio, il medico che aveva somministrato il vaccino covid all'insegnante Cinzia Pennino. La donna era morta per trombosi addominale 17 giorni dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, il 28 marzo 2021, all'età di 46 anni. 

Il medico che l'aveva vaccinata, Vincenzo Fazio, è stato assolto

Il giudice monocratico di Palermo ha assolto Vincenzo Fazio perché "il fatto non sussiste". Il medico, oggi in pensione, era accusato di omicidio colposo. Cinzia Pennino, insegnante del Don Bosco, aveva prenotato il vaccino la prima volta il 7 marzo 2021, ma il medico, difeso dall'avvocato Dario Gallo, si era rifiutato di somministrarlo per le condizioni di obesità della donna, ritenute incompatibili con la vaccinazione.

Tuttavia la professoressa si era ripresentata all'hub vaccinale di Palermo la seconda volta l'11 marzo 2021 e in quell'occasione le venne inoculato AstraZeneca. Secondo l’accusa la condotta del medico avrebbe violato le linee guida dell’Istituto superiore di Sanità, che individuavano nell’obesità un fattore di rischio. L’insegnante era morta 17 giorni dopo la somministrazione vaccinale per una trombosi addominale. La famiglia della vittima, che si era costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Luigi Miceli, ha sempre dichiarato che la donna stava bene e che "le sue condizioni di salute erano perfette". 

La trombosi addominale e poi la morte, 17 giorni dopo AstraZeneca

L'11 marzo, Cinzia era andata a scuola regolarmente, accusando un po' di febbre solo il giorno dopo la somministrazione del vaccino, sparita con della Tachipirina. Il 21 marzo la donna avrebbe iniziato ad accusare forti dolori addominali e avrebbe avuto episodi di vomito, ma senza aver associato il malessere alla somministrazione. L'insegnante del Don Bosco si era quindi recata al pronto soccorso del Buccheri La Ferla, dove da una Tac sarebbe "emersa una trombosi addominale in atto". Trasferita al Policlinico di Palermo, la donna era poi morta 17 giorni dopo la vaccinazione.

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