17 Gennaio 2025
Rinvio a giudizio per la ministra del Turismo Daniela Santanché, che andrà a processo per "false comunicazioni sociali nel caso Visibilia". L'esponente di Fratelli d'Italia e finisce al dibattimento insieme ad altri 16 imputati, tra cui il compagno e la sorella. L'accusa che viene rivolta è quella che i conti dell'azienda non fossero veritieri. Il processo inizierà il 20 marzo a Milano, una seconda richiesta di processo è pendente, nell’indagine per presunta truffa all’Inps. Santanché non ha più alcun ruolo all'interno del gruppo Visibilia, che ha contribuito a fondare. È stata presidente ed amministratrice delegata fino al 17 dicembre 2021.
Quest'oggi si è deciso il rinvio a giudizio per la ministra Santanché. Il caso riguarda Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato, dal quale però ha dismesso le cariche. Non è coinvolta solo Santanché però: la gup ha stabilito che a processo andranno 16 imputati più la società Visibilia. Tra gli imputati ci sono anche il compagno della ministra Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena, l’ex Canio Giovanni Mazzaro e la sorella Fiorella Garnero.
Per un indagato (l'ex consigliere di amministrazione Federico Celoria) e due società (Visibilia Editore, che è stata ceduta da Santanchè ed Editrice) la giudice ha invece accettato le alternative: patteggiamento per Celoria, sanzioni amministrative per le aziende.
Per la difesa di Santanchè, affidata ai legali Nicolò Pelanda e Salvatore Sanzo, non c’è mai stata "alcuna operazione di maquillage sui bilanci", né è mai stato "nascosto alcunché", perché i soci erano sempre "informati sulle perdite". Dopo il rinvio a giudizio deciso dal tribunale di Milano, Pelanda ha parlato di "una decisione che ci lascia l’amaro in bocca, ma che un po’ ci aspettavamo, siamo pronti a dimostrare l’estraneità alle accuse nel dibattimento". La ministra del Turismo, ha aggiunto l’avvocato, si aspettava "un esito diverso". Schlein e Conte hanno chiesto le dimissioni.
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