Ecco l'esposto di Ferrovie dello Stato in seguito al caos treni di questi giorni. Fs vuole vederci chiaro e nell'esposto depositato alla Digos, che verrà poi trasmesso alla procura di Roma, ha elencato tutti i vari problemi che hanno interessato l'ultima settimana. 5 gli eventi anomali tra l'11 e il 16 gennaio. Ferrovie dello Stato teme un "sabotaggio". Dopo l'iniziativa, plauso del ministro Salvini.
Caos treni, ESPOSTO Fs alla Digos: "5 eventi anomali dall'11 al 16 gennaio, possibile sabotaggio per destabilizzare il gruppo"
"Si è registrata una serie di eventi, gravemente critici, temporalmente ravvicinati, che hanno interessato in maniera significativa la regolarità del servizio ferroviario, con gravi ripercussioni sugli utenti e impatti negativi per il Gruppo FS a vari livelli, anche di natura sociale e politica. Nello specifico, si elencano gli episodi più significativi:
in data 11 gennaio 2025, alle ore 07.11, il Freccia 9515 si è fermato tra Milano Centrale e Milano Lambrate a causa della disalimentazione della linea elettrica con rottura del cavo elettrico e pantografo danneggiato. Successivamente, alle ore 07.49, l'Italo 8973, all'atto partenza da Milano Centrale, ha comunicato di avere il pantografo danneggiato, ragion per cui è stata sospesa la circolazione tra le due stazioni. A seguito dell'intervento dei tecnici di RFI, alle ore 15:00 dell'11 gennaio 2025 è stata riattivata la circolazione, con i seguenti effetti: ritardi fino a 30 minuti per 50 treni AV, tra 30 e 60 minuti per 28 treni AV, tra 60 e 120 minuti per 35 treni mercato, tra 120 e 200 per 10 treni r\V. Inoltre, si segnalano 20 treni AV con shunt di Milano Centrale, 12 treni AV cancellati intero percorso, 32 treni AV con limitazioni di percorso;
in data 13 gennaio 2025, lungo la Linea Roma-Napoli AV, alle ore 7:05, è stato registrato un guasto al deviatoio di BV Gricignano. A seguito dell'intervento dei tecnici di RFI, dalle ore 9.08 è stato possibile immobilizzare il deviatoio n. 1 di BV Gricignano con dispositivi di bloccaggio in posizione normale per linea AV graduale ripresa della circolazione. Il ripristino definitivo del deviatoio è avvenuto durante la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2025. L'evento ha causato i seguenti effetti: 15 Frecce (di cui 2 inviate via Formia e 2 via Cassino) e 10 Italo (di cui 2 inviati via Formia) con rallentamenti fino a 90 minuti;
in data 14 gennaio 2025 è stata riscontrata la rottura della rotaia tra Valdarno Sud e Arezzo Nord sul binario dispari nei pressi del km 204+550 (Linea Firenze - Roma Direttissima). La circolazione è proseguita con prescrizioni dalle ore 09:20 alle 10.37 ed è successivamente ripresa regolarmente a seguito dell'inganasciamento della rotaia. L'evento ha causato i seguenti effetti: 24 Frecce e 16 Italo hanno registrato rallentamenti da 10 a 70 minuti, di cui 9 Frecce e 6 Italo inviati su linea Lenta, 1 IC e 5 Regionali con rallentamenti fino a 30 minuti;
in data 14 gennaio 2025, nei pressi di Terontola, sulla Linea Firenze - Chiusi (Lenta), si sono registrati, tra le ore 14.02 e 14.50, gli scarti degli interruttori con perdita di controllo degli enti. A seguito del rispristino del guasto, si sono registrati i seguenti effetti: 1 IC e 3 Regionali con rallentamenti fino a 30 minuti, 2 Regionali limitati e 1 cancellato;
in data 14 gennaio 2025 si è verificata un'anormalità di circolazione nel nodo cli Roma. In particolare, dalle ore 18:10 alle ore 18:57 si è riscontrata una disalimentazione alla linea cli contatto di Roma Termini che ha interessato tutte le linee ferroviarie, causata da un guasto presso la cabina CEI di Porta Maggiore. L'anormalità ha generato ritardi complessivi fino a un massimo di 160 minuti e soppressioni della fermata a Roma Termini; nel dettaglio, si sono registrate ripercussioni fino a 120 minuti per 26 Frecce e 22 Italo di cui 5 Frecce e 2 Italo non hanno effettuato la fermata di Roma Termini. Inoltre, si segnalano 3 treni IC e 20 Regionali con ritardi fino a 80 minuti, 2 IC e 16 Regionali limitati e 30 cancellati;
in data 15 gennaio 2025, dalle ore 5:10 circa, è stata riscontrata la disalimentazione del deposito MAV (Manutenzione Alta Velocità) nel nodo di Roma, dapprima risolta dopo circa due ore e poi ripresentatasi dopo qualche minuto e non ancora risolta dai tecnici. Gli effetti per la prima disalimentazione hanno riguardato 3 Frecce con rallentamenti fino a 40 minuti, 1 Freccia limitata ed 1 cancellata.
Benché gli episodi ora descritti si presentino, all'apparenza, collegaci tendenzialmente a disfunzioni di natura tecnica, sui quali il Gruppo FS sta svolgendo accertamenti interni al fine di ricostruirne cause e responsabilità, si ritiene non si possa escludere in radice l'ipotesi che si tratti cli una situazione connessa ad attività interne e/o esterne volutamente mirate a colpire gli asset aziendali con la finalità di destabilizzare, anche a livello istituzionale e governativo, il Gruppo FS ed il relativo management.
Tanto si sottopone all'attenzione della S.V. Ill.ma affinché voglia valutare i fatti sopra esposti, anche all'esito delle indagini che vorrà disporre. L'esponente rivolge espressa richiesta di essere informata, ex artt. 408 c.p.p., della eventuale richiesta di archiviazione. Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., unitamente alle altre Società del Gruppo, si rende fin da ora disponibile per fornire ogni supporto ed ausilio dovesse essere ritenuto utile".
La nota del Mit
Ecco la nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Salvini: "Il Mit prende atto con estrema attenzione dell’iniziativa del gruppo Fs che ha deciso di presentare alle autorità un esposto alla luce di troppi episodi sospetti che hanno avuto ricadute sulla circolazione ferroviaria. Il vicepremier e ministro Matteo Salvini segue con il massimo scrupolo tutte le problematiche relative ai trasporti e, a proposito di ferrovie, ha sempre richiamato la necessità di garantire un servizio all’altezza nonostante i numeri record di cantieri, passeggeri e treni in circolazione che mettono sotto pressione tutto il trasporto su ferro. L’esposto del gruppo Fs alle autorità è un fatto rilevante e molto preoccupante: il Ministero auspica chiarezza nel più breve tempo possibile".
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