19 Dicembre 2024
Elon Musk difende Salvini su X
A poche ore dalla sentenza del Tribunale di Palermo sul caso Open Arms, il miliardario e imprenditore americano Elon Musk ha espresso il suo sostegno a Matteo Salvini.
In un post pubblicato su X, la piattaforma di cui è proprietario, Musk ha definito "assurdo" il processo in corso contro il leader della Lega, imputato per sequestro di persona e abuso di ufficio in relazione al blocco dello sbarco di 147 migranti nell’agosto 2019 della nave dell’ong spagnola Open Arms. "È assurdo che venga processato per aver difeso l’Italia", ha scritto Musk.
Non si è fatta attendere la replica di Salvini, che ha colto l’occasione per ribadire la sua posizione sull’intera vicenda, rispondendo a Musk in inglese. "Grazie per la tua solidarietà, Elon Musk. Difendere i confini dell’Italia era un mio dovere e sono orgoglioso di ciò che ho realizzato", ha dichiarato il ministro dei Trasporti e leader della Lega. Salvini ha poi aggiunto: "Che io venga condannato o assolto, la nostra lotta per la libertà e la sicurezza in Italia e in Europa continuerà". Anche questo intervento è stato condiviso su X.
La vicenda giudiziaria di Salvini è al centro dell’attenzione politica e mediatica, con il rischio di influire sugli equilibri interni della maggioranza di governo. La sentenza del Tribunale di Palermo, attesa per domani, potrebbe avere ripercussioni sia sul piano personale per Salvini sia sul futuro della coalizione di centrodestra, con implicazioni che potrebbero estendersi ben oltre l’esito giudiziario.
Il sostegno di Musk, figura spesso al centro di polemiche e controversie, aggiunge una dimensione internazionale al caso, sottolineando come il dibattito sull’immigrazione e sui confini nazionali non sia confinato alla sola Italia. Tuttavia, non è la prima volta che il fondatore di Tesla e SpaceX interviene su questioni politiche europee, attirando consensi e critiche.
"Erano liberi di andare ovunque. Anzi, non era solo un loro diritto, ma il loro dovere, potevano andare in Libia, Tunisia, Malta, Francia, oppure in Spagna, da dove proviene la Ong. Potevano andare ovunque. Ma hanno rifiutato, perché la loro era una azione politica. La cosa incredibile è che la causa non è contro Open Arms, ma contro di me. "Mi aspetto l'assoluzione, ma nel frattempo ci sono stati tre anni di udienze, decine di viaggi a Palermo, tanti giorni persi nella lettura di testimonianze e atti giudiziari", ha proseguito.", queste le parole del ministro Salvini affidate ad un'intervista rilasciata al quotidiano De Telegraaf dei Paesi Bassi.
Il caso Open Arms rappresenta un banco di prova non solo per Salvini, ma anche per la tenuta del governo Meloni, chiamato a gestire una questione complessa per cui il ministro delle Infrastrutture è chiamato a rispondere di una sua decisione.
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