28 Novembre 2024
In foto, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. Fonte: LaPresse
Durante il processo che riguarda l'uccisione della studentessa 22enne Giulia Cecchettin, sono state lette le chat con l'ex fidanzato Filippo Turetta, accusato si omicidio aggravato, lui le scriveva: "Mettiti in testa stronza, che ci laureiamo insieme o la vita è finita per entrambi".
La sentenza del processo è attesa il prossimo 3 dicembre. Il pubblico magistrato di Venezia, Andrea Petroni, aveva chiesto due giorni fa l'ergastolo per il ragazzo sotto accusa. La pena scaturirebbe da un'eventuale condanna per omicidio pluriaggravato da sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking.
L'ex fidanzata, uccisa con 75 coltellate a Vignovo l'11 novembre scorso, aveva tentato diverse volte di allontanarsi da Turetta, che però insisteva, anche da quanto emerge dalle chat a considerarsi in una relazione con la ragazza. I messaggi sono stati impiegati, nelle due ore di udienza odierna, come prove per sostenere l'accusa contro l'imputato 23enne reo confesso.
Pochi giorni prima della morte, la ragazza scriveva questo: "Pippo sei ossessionato signore! Sei uno psicopatico! Cosa devo fare? Lasciare che tu mi dica cosa fare e quando farlo? Io sinceramente non lo trovo corretto. Mi sto comportando di conseguenza, allontanandoti e allontanandomi perché stai cominciando a farmi paura". Il 2 ottobre 2023, Giulia, parlando delle ossessioni del ragazzo, scriveva ad un'amica in chat: "Vorrei che sparisse, vorrei non avere più contatti con lui però allo stesso lui mi viene a dire cose del tipo che è super depresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi. Vorrei fortemente sparire dalla sua vita ma non so come farlo, perché mi sento in colpa possa farsi male". Turetta parlava spesso infatti di autolesionismo e suicidio, secondo gli avvocati "un vero e proprio ricatto morale".
La relazione era iniziata nel febbraio 2022. Un anno dopo i due avevano scelto di prendersi un periodo di pausa. Il periodo è durato fino al 31 luglio dello stesso anno, quando la ragazza decide di mollarlo. Turetta sembra non accettare la conclusione della relazione amorosa con Giulia: "Mi hai tradito, ti farò pentire di tutto il male che mi stai facendo".
Nelle chat lette dal pm, oggi in aula, è risultata evidente la volontà di Turetta di marciare a pari passo con la ragazza, di fare, nonostante l'interruzione del fidanzamento, qualsiasi cosa con lei. Anche la carriera universitaria, secondo quanto emerge dai messaggi di Turetta, sarebbe dovuta combaciare. Il problema? Giulia si sarebbe laureata in anticipo, poiché avanti di un paio d'esami rispetto al ragazzo. Allora il 22enne le scriveva: "È una richiesta sensatissima, le nostre vite vanno di pari passo insieme… ci laureiamo entrambi a settembre o novembre" e poi "Mettiti in testa stronza che o ci laureiamo insieme o la vita è finita per entrambi… smettila di pensare alla tua inutile carriera".
Il pm Petroni ha successivamente concluso la lettura delle chat con gli ultimi messaggi prima della morte della ragazza. Il giorno dell'omicidio Turetta si era proposto di accompagnare Giulia Cecchettin al centro commerciale Nave de Vero per comprare il vestito della laurea. Aveva però scoperto che la 22enne, da un paio di settimane, si stava frequentando con un altro ragazzo. In un messaggio dove esprimeva la sua contrarietà alla nuova potenziale relazione della ragazza, Turetta scriveva: "Non è giusto. Se hai un po’ di rispetto e amore nei miei confronti. Noi siamo ancora recenti, ci vogliamo bene, siamo due patatini.. come puoi pensare di iniziare a frequentare un altro tipo, che persona ridicola che sei". L'11 novembre, l'ultimo messaggio di Giulia nella chat tra i due, scritto alle 7 del mattino prima di uscire ed incontrarsi con l'ex ragazzo: "Non ci sono più sentimenti da parte mia Pippo… appena inizi a tontonarmi sul tipo torniamo a casa". Giulia non sarebbe più tornata a casa.
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