27 Ottobre 2024
Mattarella La Russa (fonte imagoeconomica)
"Non è esagerato affermare che si tratta di soggetti che rappresentano un pericolo per la democrazia di questo Paese", così il pm di Milano, Francesco De Tommasi, negli atti dell'indagine sul gruppo accusato di dossieraggio e prelievo di migliaia di informazioni sensibili da banche dati strategiche nazionali. Il pm parla di "soggetti pericolosissimi perché, attraverso le attività di dossieraggio abusivo" con "la creazione di vere e proprie banche dati parallele vietate e con la circolazione indiscriminata di notizie informazioni sensibili, riservate e segrete, sono in grado di 'tenere in pugno' cittadini e istituzioni" e "condizionare" dinamiche "imprenditoriali e procedure pubbliche, anche giudiziarie".
"Noi l'abbiamo spedita a venti persone, più tre mail, una mail intestata a Mattarella, con nome e cognome che se vanno a vedere l'account è intestato al Presidente della Repubblica". Questo avrebbe detto Nunzio Samuele Calamucci a Carmine Gallo, entrambi arrestati nell'ambito dell'inchiesta di Milano sui dati rubati. Da quanto si è appreso agli atti dell'indagine al momento esiste solo questa intercettazione che fa riferimento al Presidente della Repubblica. Calamucci e Gallo, scrivono i magistrati, "lasciano intendere - di aver intercettato (...) un indirizzo email assegnato alla massima carica dello Stato, il Presidente Sergio Mattarella o comunque di essere riusciti (...) a utilizzare abusivamente o a clonare il predetto account".
Nell'intercettazio completa, Calamucci affermerebbe: "Ho sentito...un amico del 'Campo Volo'...mi ha detto: 'mi raccomando quanto la stampi...stampatela da una stampante non riconducibile a voi...gli faccio, se no me la mandi cosi'' ...(incomprensibile)...Gli faccio: 'si' guarda che noi l'abbiamo spedita a venti persone, più tre mail, una mail intestata a Mattarella, con nome e cognome' che se vanno a vedere l'account e' intestato al Presidente della Repubblica e non vorrei che gli rompano il c....lo vedono che è diverso!".
Ci sono anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e il figlio Geronimo tra le persone finite nel mirino della rete di presunti spioni guidata dal super poliziotto Carmine Gallo, ai domiciliari, e da Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano. Dagli atti dell'indagine della Dda milanese spunterebbe una intercettazione del maggio 2023 in cui Pazzali, negli uffici della sua società di investigazioni, chiede ai suoi di fargli un report sulla seconda carica dello stato: "Ignazio La Russa!", "diciotto luglio. esatto, abita in..", "E metti anche un altro se c"è... eh... come si chiama l'altro figlio? Eh...Geronimo" .
Una "circostanza di una certa gravità", scrive la Procura di Milano negli atti dell'inchiesta sui dossieraggi, è la "presenza" in una chiavetta Usb di Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, "di dati che apparentemente, ad una prima analisi, risultano classificati", come un documento "formalmente riconducibile all'Aise", servizio segreto italiano per l'estero, classificato "riservato" e risalente al 2008-2009 sulle "reti del Jihad globale". I carabinieri sono riusciti ad estrapolare da remoto, nel 2023, alcuni file mentre Calamucci aveva la Usb collegata al suo pc e molti erano "riconducibili" ad un ex carabiniere indagato.
Nunzio Samuele Calamucci avrebbe avuto "a disposizione" un "hard disk contenente ottocentomila Sdi", ossia informazioni acquisite dalla banca dati delle forze dell'ordine "Ottocentomila Sdi, c'ho di là", diceva intercettato parlando lo scorso gennaio con l'ex poliziotto Carmine Gallo, anche lui arrestato. In un'altra conversazione del novembre 2023, Calamucci avrebbe avuto la preoccupazione di "mettere da parte", ossia trasferire dati, di "sei, sette milioni di chiavette che c'ho io". Avrebbe avuto una "mole di dati da gestire - scrivono i pm - enorme, pari almeno a 15 terabyte", come si legge negli atti dell'inchiesta della Dda di Milano.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia