Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Orsa Kj1, il Tar di Trento blocca l'abbattimento, aveva aggredito una turista francese, Leal: "Esecuzione senza logica e illegittima"

Secondo l'associazione AIDAA, non si è sicuri dell'identificazione dell'orsa e dei motivi dell'aggressione, Leal: "Gestione fallimentare e antiscientifica della fauna trentina"

19 Luglio 2024

Orsa F36

Twitter: @GassmanGassmann

L’orsa Kj1 è per ora salva. Il tar di Trento ha deciso di bloccarne l’abbattimento, anche in seguito alle richieste delle associazioni animaliste. L’animale è ritenuto responsabile dell’aggressione una turista francese nel comune di Dro, in Trentino, ma l'esecuzione risulta "illegittima e sproporzionata".

Orsa Kj1 non verrà uccisa: il Tar di Trento blocca l'ordinanza di abbattimento, l'animale aveva aggredito una turista a Dro

Le associazioni animaliste esultano per l’orsa Kj1: non verrà uccisa. Questa l’ultima decisione del Tar di Trento. L’animale è una femmina, madre di tre cuccioli, più volte avvistata in aree agricole confinanti con zone urbanizzate. Kj1 è stata identificata come l’orsa che il 16 luglio aveva aggredito una turista francese a Dro, nella provincia trentina. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, aveva inizialmente firmato un’ordinanza di abbattimento, a cui varie associazioni si sono opposte.

Oggi l’ordinanza è infine stata bloccata. Così si legge nella sentenza del tribunale: "L’esame della richiesta cautelare ante causam appare giustificata e meritevole di accoglimento sussistendo l'eccezionale gravità e urgenza di sospendere temporaneamente il provvedimento nella parte in cui dispone l'immediato abbattimento dell'orso, senza alcuna possibile alternativa e allo stato senza un accertamento definitivo dell'effettiva riconducibilità dell'aggressione all'orsa nominata Kj1, stante l'evidente irrimediabilità di una sua eventuale esecuzione".

Le associazioni animaliste: "Esecuzione senza logica e sproporzionata, viola la legge sulla fauna selvatica"

In particolare, gli ambientalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) avevano esposto una denuncia contro Maurizio Fugatti in merito all’ordinanza, “contestando punto per punto la legittimità di tale ordinanza e chiedendo di procedere contro Fugatti e gli eventuali esecutori dell’ordinanza per violazione della legge sulla fauna selvatica, per violazione della direttiva europea relativa ai selvatici ed in particolare agli orsi e per maltrattamento ed uccisione di animali ai sensi dell’articolo 544 del codice penale”, come si legge in una nota. L’associazione sostiene che, in primo luogo, non si è sicuri dell’identificazione dell’orsa Kj1 con quella dell’aggressione. Il grave pericolo per l’incolumità pubblica che consentirebbe l’abbattimento non è ben motivato nell’ordinanza, che fa riferimento solo a episodi generici, dice AIDAA. Inoltre, l’esemplare andava in giro con dei cuccioli: l’orsa avrebbe potuto agire per difenderli o in risposta a una provocazione. In questo caso, l’attacco sarebbe considerato meno grave. La misura dell’esecuzione risulta quindi estremamente "sproporzionata".

In una nota dell’associazione Leal, il presidente Gian Marco Prampolini si esprime: "La soddisfazione di aver bloccato un'esecuzione fuori da ogni logica rafforza la posizione di Leal che rimane coerente con quanto già affermato in passato: la gestione degli orsi trentini va trasferita al Ministero dell'Ambiente in quanto la provincia di Trento ha dimostrato la gestione fallimentare e antiscientifica del patrimonio faunistico locale. Nel caso particolare degli orsi ricordiamo che sono una specie che gode di super protezioni a livello nazionale ed europeo e devono rimanere sul territorio in cui si trovano grazie a opportuni piani e regole di rispetto e pacifica convivenza".

Il caso ricorda l’episodio dell’orsa Jj4, responsabile della morte di Andrea Papi, italiano 26enne che era incappato nell’animale in un bosco, sempre in Trentino Alto-Adige. In quella circostanza, l’incontro era stato fatale. Il tragico evento aveva scatenato un acceso dibattito relativo alla conservazione degli orsi e alla sicurezza delle persone. L’animale era infine stato risparmiato, dopo un iniziale decreto di abbattimento, grazie all’attività di associazioni animaliste. Al momento si trova in una località protetta. Una simile soluzione è stata proposta dalle associazioni animaliste per Kj1, che potrebbe essere trasferita nel rifugio "Millions of friend" in Romania a spese dell’associazione Lav.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x