20 Giugno 2024
Sono due le persone inserite nel registro degli indagati dopo la morte del bracciante indiano Satnam Singh. 31enne, il giovane è morto all'ospedale San Camillo di Roma dopo che un macchinario per stendere e riavvolgere il nylon sulle serre gli aveva staccato un braccio nell'azienda agricola in cui lavorava. L'incidente è avvenuto a Borgo Santa Maria, in frazione di Latina. Oltre al titolare dell'azienda, Antonello Lovato, sul registro degli indagati compare anche un altro lavoratore indiano che era alla guida del furgone che ha scaricato Singh a casa.
“Mio figlio aveva detto al lavoratore di non avvicinarsi al mezzo, ma il lavoratore ha fatto di testa sua. Una leggerezza, purtroppo”. Sono le parole di Renzo Lovato, padre del titolare dell’azienda agricola Antonello: “Il dispiacere che c’è è che è morto un ragazzo e purtroppo è morto sul lavoro, cosa che non dovrebbe mai succedere. Purtroppo è stata una leggerezza che è costata cara a tutti“.
Secondo le prime ricostruzioni, nessuno in azienda avrebbe chiamato i soccorsi per almeno due ore. Soltanto dopo che il 31enne era stato scaricato, agonizzante, davanti a casa i familiari sono intervenuti e hanno potuto chiamare aiuto. I paramedici del 118 hanno affidato il 31enne a un’eliambulanza e l’uomo è stato trasportato d’urgenza al San Camillo, dove ieri pomeriggio è morto. Da quanto ricostruito, sembrerebbe che il lavorasse in nero nell’azienda di Strada del Passo insieme a un’altra persona e a due dipendenti regolari. I carabinieri sospettano che al momento dell’incidente fossero presenti altri operai senza un regolare contratto di lavoro.
Ad assistere all'incidente di Singh ci sarebbe stata la moglie. “Ho visto l’incidente – ha raccontato Sony, moglie di Satnam – ho implorato il padrone di portarlo in ospedale, ma lui doveva salvare la sua azienda agricola. Ha messo davanti a tutto la sua azienda agricola. Il padrone ha preso i nostri telefoni per evitare che si venisse a sapere delle condizioni in cui lavoriamo. Poi ci ha messo sul furgone togliendoci anche la possibilità di chiamare i soccorsi“.
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