10 Marzo 2024
Fonte: LaPresse
In un documento emerso durante le perquisizioni della Guardia di Finanza sono state trovate prove chiave nell'indagine sull'eredità di Gianni Agnelli. Il 8 febbraio scorso, i finanzieri sotto la guida del comandante Alessandro Langella hanno recuperato, tra le altre cose, un foglio che si trovava in una "cartellina gialla" nascosta nella cantina dello studio del commercialista Gianluca Ferrero. Il professionista è oggetto di indagine per dichiarazione fraudolenta sui redditi di Marella Caracciolo, insieme a John Elkann e al notaio svizzero Urs Von Gruenigen.
Nel documento rinvenuto nella cantina di Ferrero si legge: "In merito al decesso della signora X, è necessario dimostrare che il suo ultimo domicilio era in Svizzera, indipendentemente dalla località, che sia St. Moritz o Gstaad. Successivamente, si dovrà intraprendere un'azione legale presso il tribunale svizzero competente contro la signora Y, richiedendo una sentenza dichiarativa che confermi la validità e la vincolatività del patto successorio." Il foglio non porta firma né data, ma gli investigatori ipotizzano che sia stato redatto tra il 2009 e il 2010. Secondo quanto riferito dal Messaggero, la procura di Torino considera questo testo di "estremo interesse investigativo".
Gli inquirenti sospettano che il testo possa rappresentare un vero e proprio manuale per una truffa, evidenziando un progetto a lungo termine volto a creare una residenza fittizia in Svizzera per la moglie dell'avvocato Gianni Agnelli, al fine di eludere il pagamento delle tasse in Italia. Per gli investigatori, emergerebbe una preordinazione sistematica e dolosa di elementi finalizzati a integrare reati di contestazione, con l'obiettivo di celare l'identità delle parti coinvolte. Si scopre che la "signora X" è Marella Caracciolo, mentre la "signora Y" è la figlia Margherita.
Il testo prosegue: "Fino a quando la signora X è in vita, il nostro obiettivo primario deve essere quello di mantenere e proteggere il suo permesso permanente di residenza in Svizzera, noto come 'permesso C'. Pertanto, avevamo l'intenzione di richiedere alle autorità competenti un trasferimento rapido del permesso C dal Cantone di Grigioni (St. Moritz) al Cantone di Berna (Gstaad), poiché per ragioni di salute non può più risiedere a St. Moritz. A 84 anni, non desidera prendere decisioni affrettate. Nel corso dell'estate 2010, ha trascorso del tempo a Gstaad per valutarne il clima e le abitazioni, dimostrandosi entusiasta di ritornarvi. Nel frattempo, sarebbe ideale per lei risiedere presso un amico. In questo vademecum, si fa riferimento anche all'organizzazione della corrispondenza e, se possibile, all'installazione di una linea telefonica personale. Si suggerisce di trascorrere parte significativa dell'anno a Gstaad, insieme a una parte del suo staff, come faceva solitamente a St. Moritz." Tuttavia, secondo quanto stabilito dagli inquirenti finora, "almeno dal 2014 ha dimorato in Italia per la maggior parte del tempo, trascorrendo meno di due mesi all'anno in Svizzera".
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