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Eredità Agnelli, pm: "Marella aveva residenza fittizia in Svizzera per evitare tasse italiane su patrimonio da 734 mln €"

Nuovi dettagli inediti emersi nell'inchiesta che ha portato alle accuse di truffa aggravata per Lapo e Ginevra Elkann

08 Marzo 2024

Eredità Agnelli, pm: "Marella aveva residenza fittizia in Svizzera per evitare tasse italiane su patrimonio da 734 mln €"

Marella Caracciolo, fonte: Twitter @Marcello Crescentini

Nell’ambito dell’inchiesta sull’eredità Agnelli e sulle presunte dichiarazioni fraudolente dei redditi di Marella Caracciolo, emergono nuovi dettagli sulla residenza svizzera della vedova dell'Avvocato, morta nel 2019 Secondo quanto raccolto dai pm di Torino, infatti, "la costruzione di una residenza estera fittizia in Svizzera da parte di Marella Caracciolo ha avuto una duplice e concorrente finalità: da un lato, sotto il profilo fiscale, evitare l’assoggettamento a tassazione in Italia di ingenti cespiti patrimoniali e redditi derivanti da tali disponibilità; dall’altro, sotto il profilo ereditario, sottrarre la successione della vedova dell’Avvocato all’ordinamento italiano".

A scrivere tutto ciò sono i magistrati di Torino nel decreto di sequestro che ha portato al blitz di ieri della guardia di finanza: per questo motivo è poi scattata anche una nuova ipotesi di reato: truffa aggravata ai danni dello Stato e di ente pubblico (Agenzia delle entrate). Gli inquirenti così come l'accusa capeggiata da Margherita Agnelli, ritengono infatti che la residenza presa da Marella in Svizzera negli anni Settanta sia stata fittizia, presa appositamente per evitare di pagare le tasse di patrimonio in Italia, e che negli ultimi tre anni della sua vita la vedova dell'Avvocato abbia vissuto in Italia più di 183 giorni.

Eredità Agnelli, pm: "Marella aveva residenza fittizia in Svizzera per evitare tasse italiane su patrimonio da 734 mln €"

Tra i beni in questione, secondo il Procuratore aggiunto Marco Gianoglio (lo stesso che si occupò del caso plusvalenze nella Juventus, società amministrata dagli Agnelli) e i pubblici ministeri Mario Bendoni e Giulia Marchetti, ci sarebbero 734.190.717 euro, derivanti dall’eredità di Marella Caracciolo.

Per la truffa aggravata sono indagati i tre fratelli Elkann, John, Ginevra e Lapo, lo storico commercialista della famiglia Gianluca Ferrero e Urs Robert von Gruenigen, il notaio svizzero che curò la successione testamentaria. "Gli investigatori - emerge dal decreto - hanno messo le mani anche su un documento di quattro pagine riepilogante in forma schematica i giorni di effettiva presenza in Italia di Marella Caracciolo". Secondo questo documento, nel 2015 la moglie di Gianni Agnelli avrebbe dimorato in Svizzera meno di due mesi, contro i 298 giorni passati in Italia. Nel 2018 il conto è di 227 giorni in Italia e 138 all’estero. Ciò porterà gli inquirenti ad indagare ancora più a fondo.

La posta in gioco dell’ennesima lite in casa Agnelli è il controllo dell’intero gruppo. Perché con la sua causa Margherita mette in discussione la società Dicembre che funziona da cassaforte per il gruppo. Ovvero mantiene i pacchetti di controllo di Stellantis, Ferrari, Juventus e delle altre partecipazioni storiche. Secondo i figli la madre aveva raggiunto un accordo con loro nel 2004. E ora, come nel 2007, vuole far saltare tutto.

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