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Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata anche per bambola Trudi e uova di Pasqua Dolci Preziosi: "Disegno criminoso"

L'inchiesta, che inizialmente riguardava il pandoro Pink Christmas della Balocco, si è ora estesa a coinvolgere anche le controversie legate alla vendita "a scopo benefico" di questi altri due prodotti

22 Gennaio 2024

Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata anche per bambola Trudi e uova di Pasqua Dolci Preziosi: "atto della Procura di Milano"

Chiara Ferragni, facebook @Laura Marinaro

Chiara Ferragni è stata ufficialmente iscritta nel registro degli indagati di Milano, con l'accusa di truffa aggravata anche per i casi delle uova di Pasqua Dolci Preziosi e della bambola Trudi. L'inchiesta, che inizialmente riguardava il pandoro Pink Christmas della Balocco, si è ora estesa a coinvolgere anche le controversie legate alla vendita di questi altri due prodotti in collaborazione tra Ferragni e le aziende produttrici. L'ipotesi dei pm è che le tre operazioni siano state collegate dal "medesimo disegno criminoso".

La notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati è emersa dall'atto presentato dalla Procura milanese giovedì scorso davanti al procuratore generale della Cassazione. Il pg dovrà decidere a breve quale procura sia competente per l'indagine sul dolce natalizio prodotto dall'azienda di Cuneo.

Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata anche per bambola Trudi e uova di Pasqua Dolci Preziosi

La risposta di Chiara Ferragni, datata solo pochi giorni fa, alla crescente pressione mediatica sul caso Balocco è stata la seguente: "In seguito a continue sollecitazioni ricevute da vari organi di informazione Chiara Ferragni, anche in qualità di Amministratore Delegato di TBS Crew Srl e di Fenice Srl, ribadisce che risponderà esclusivamente alle autorità competenti a cui conferma la propria fiducia ed è a loro disposizione per chiarire quanto accaduto".

L'imprenditrice risulta coinvolta ora in tre episodi distinti, rispondendo con i legali rappresentanti delle società produttrici. La competenza territoriale delle Procure di Cuneo e Milano è oggetto di un conflitto di competenza. La Procura di Cuneo ha fatto riferimento all'articolo 54 bis del codice di procedura penale, che regola i "contrasti positivi tra uffici del pubblico ministero". Da qui la decisione di inoltrare una richiesta ufficiale di trasmissione degli atti "per competenza" al procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco.

Da parte sua, però, anche la Procura di Milano si appella alla competenza territoriale per indagare sul caso Ferragni. Nel capoluogo lombardo hanno sede legale le società dell'influencer, mentre a Cuneo la Balocco. Per dirimere la questione, il pg della Cassazione dovrà in primis considerare il luogo in cui sono stati concretizzati il presunto ingiusto profitto e il danno. Essendo tuttavia una questione che riguarda l'intero Paese, ci si potrebbe appellare a quale delle due Procure ha iscritto per prima gli indagati, ossia Chiara Ferragni e Alessandra Balocco.

Chiara Ferragni indagata per truffa: i casi delle collaborazioni "benefiche" con Dolci Preziosi e Trudi

La controversia coinvolge le sponsorizzazioni delle uova di Pasqua, con il medesimo schema del "caso dei pandori". Cerealitalia, proprietaria del marchio Dolci Preziosi, ha dichiarato che Ferragni ha percepito un cachet di 500mila euro nel 2021 e 700mila euro nel 2022, donando contemporaneamente 36mila euro all'associazione "I bambini delle Fate". Nel caso delle uova di Pasqua, il prezzo rimaneva invariato rispetto a quello di mercato e non venivano vendute a un prezzo superiore, come nel caso del pandoro.

La vendita della bambola Trudi, una limited edition creata dopo il matrimonio di Chiara Ferragni con Fedez e venduta tramite il sito e-commerce "The Blonde Salad", è anch'essa al centro dell'attenzione. Ferragni aveva annunciato che tutti i profitti sarebbero stati devoluti a Stomp Out Bullying, un'organizzazione no-profit impegnata nella lotta contro il cyberbullismo, ma l'ad Ross Elliss aveva dichiarato di non avere mai visto un euro.

Le parole di Giorgia Meloni sul caso di Chiara Ferragni: "C'è un buco di trasparenza, faremo norma dedicata"

La premier Giorgia Meloni ha espresso la sua opinione sul caso che riguarda l'imprenditrice cremonese: “La vicenda ha fatto vedere che effettivamente c'è un buco, per quanto riguarda la trasparenza, nella normativa delle attività commerciali che hanno anche uno scopo benefico. Noi adesso stiamo facendo una norma che dice che per le attività commerciali che hanno anche uno scopo benefico sulla confezione di quello che vendi devi specificare a chi vanno le risorse, quante risorse vanno. Arriverà in consiglio dei ministri giovedì”.

Chiara Ferragni avvistata nello studio divorzista di Annamaria Bernardini De Pace

Intanto, Chiara Ferragni è stata avvistata nello studio di un noto avvocato divorzista a Milano. Secondo quanto ricostruito dalla redazione del Giornale d'Italia, lo studio sarebbe quello di Annamaria Bernardini De Pace. Che tra Fedez e l'influencer il rapporto sia arrivato al capolinea? I rapporti tra i due, da quanto filtra, sarebbero ai minimi termini, anche se la coppia ha postato una foto di famiglia nelle rispettive stories di Instagram. 

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