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Genova, la Finanza arresta amministratore di sostegno, "ha sottratto 817mila euro ai suoi assistiti"

L'avvocato Matteo Minna in passato era stato indagato per la gestione dei fondi dell'attore Paolo Calissano, Da stamani si trova ai domiciliari

04 Dicembre 2023

Genova, la Finanza arresta amministratore di sostegno, "ha sottratto 817mila euro ai suoi assistiti"
E' accusato di peculato aggravato, falsità ideologica, falsa perizia: l'avvocato Matteo Minna, amministratore di sostegno, è  stato arrestato dalla guardia di finanza. Le fiamme gialle del comando provinciale di Genova hanno eseguito la misura cautelare, emessa dal gip.
L’amministratore di sostegno, che ora si trova ai domiciliari, secondo l'accusa si sarebbe appropriato indebitamente di 817mila euro complessivi (peculato aggravato). Per mesi secondo gli inquirenti avrebbe prodotto relazioni false sull’andamento delle stesse amministrazioni e ha ingannato anche il giudice tutelare di Genova che doveva vigilare sugli incarichi. Minna in passato era stato indagato per peculato e circonvenzione di incapace nel suo ruolo di amministratore di sostegno dell’attore Paolo Calissano, morto in circostanze drammatiche nel dicembre 2021.
Secondo gli investigatori il legale ha sistematicamente truccato i rendiconti  sulle amministrazioni di sostegno che gli erano state affidate negli anni scorsi. Inoltre, Minna è accusato di essersi approfittato dell’anziana età e della condizione di fragilità dei suoi assistiti: l’amministratore prelevava continuamente contanti e disponeva bonifici a favore dei propri conti personaliI movimenti di denaro, spesso privi di rendiconto al giudice tutelare, venivano giustificati quali pagamenti di fatture (false)per compensi per assistenza legale o per altre prestazioni professionali di cui non è stata rinvenuta alcuna traccia.
Già indagato e sottoposto a procedimenti disciplinari dall'Ordine del capoluogo ligure, aveva sempre provato a difendersi, ma l'ulteriore documentazione acquisita dalla finanza ha fatto scattare la misura cautelare. Nei confronti del professionista è stato eseguito un sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni immobili e altri beni per un importo di 817.326,18 euro, pari alla somma complessiva di cui l’indagato è accusato di essersi indebitamente appropriato in danno dei propri amministrati.

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