22 Settembre 2023
Gennaro Sangiuliano ed Evelina Christillin
Il Museo Egizio di Torino e il suo direttore Christian Greco sono finiti nuovamente sotto attacco di FdI e Lega per dei fatti avvenuti quasi 7 anni or sono: il vice segretario della Lega Andrea Crippa ha nuovamente attaccato il direttore per aver realizzato, tre la tante, un'originale campagna di marketing di 3 mesi (da dicembre 2016 a marzo 2017) per avvicinare al Museo nuovi fruitori, e in particolare anche chi parlava lingua araba (indipendentemente dalla religione), con una promozione "2 x 1" (con un accompagnatore di qualunque nazionalità). Per questo Greco è stato tacciato di essere "razzista contro gli italiani".
Abbiamo chiesto un commento al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, che ha dichiarato: "Preferisco non commentare la vicenda relativa al Museo Egizio di Torino, mi spiace", chiudendosi nel più stretto riserbo.
La presidente Evelina Christillin, sempre raggiunta da il Giornale d'Italia, ha commentato la difesa che Vittorio Sgarbi ci ha rilasciato ieri, affermando: "Sgarbi è stato carinissimo. Difendere Christian da cosa? E' bravissimo".
Lo stesso Sgarbi ha dichiarato: "Christian Greco è bravo, quanto successo è frutto di un equivoco. Marrone si può forse capire che volesse in qualche modo sostenere la sua leader. Per quanto riguarda Crippa, invece, non si capisce perchè abbia parlato in quel modo. Credo quella del direttore sia stata una questione commerciale, piuttosto che ideologica: nessun arabo andava a visitare il museo egizio, lui è semplicemente intervenuto con una forma di agevolazione tra l'altro già esistente per gli italiani, visto che fino ai 18 anni non paghiamo, fino ai 25 paghiamo 2 euro e dopo i 65 non pagano quasi nulla".
Qualcuno ha paragonato l'episodio alla sorta di "spoil system" riguardante la vicenda del Teatro San Carlo di Napoli, con Stephane Lissner reintegrato alla sovrintendenza dal Tar dopo esser stato sollevato tramite un decreto ad hoc per nominare alla guida del teatro lirico Carlo Fuortes, ex ad Rai.
"Non ho necessità di parlare e Christian Greco neanche", spiega Evelina Christillin. "Abbiamo già detto quello che volevamo dire e vogliamo solo lavorare a testa bassa. Poi quando scadranno i rispettivi mandati se ne riparlerà. Il CdA della Fondazione scade nel 2024 e il mandato di Christian il 30 giugno del 2025: è il Cda che decide e deciderà sul nuovo direttore - precisa Christillin - questi sono i fondamentali di una governance di una fondazione privata".
"Il lavoro di Christian è di alta qualità, Christian Greco non è bravo, di più. Non ci sono poi problemi con la collezione in quanto l'abbiamo comprata regolarmente dall'Egitto, non è frutto di una attività coloniale o altro, e i rapporti con l'Egitto sono molto buoni".
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