21 Settembre 2023
Una vicenda che secondo molti ha dell'incredibile, quella che vede il direttore del museo egizio di Torino, il dottor Christian Greco, attaccato da due esponenti di Fratelli d'Italia e Lega, Marrone e Crippa, per via di una sua vecchia campagna marketing del 2018, quando aveva attivato lo sconto, per tre mesi, di due biglietti al costo di uno per quanti parlassero arabo. Sulla questione è intervenuto anche Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, che a il Giornale d'Italia ha preso le difese dell'egittologo.
Sottosegretario Sgarbi, cosa ne pensa dell'affaire Christian Greco, il direttore del museo egizio nuovamente attaccato per i fatti del 2018?
Christian Greco è bravo, quanto successo è frutto di un equivoco. Marrone si può forse capire che volesse in qualche modo sostenere la sua leader. Per quanto riguarda Crippa, invece, non si capisce perchè abbia parlato in quel modo. Credo quella del direttore sia stata una questione commerciale, piuttosto che ideologica: nessun arabo andava a visitare il museo egizio, lui è semplicemente intervenuto con una forma di agevolazione tra l'altro già esistente per gli italiani, visto che fino ai 18 anni non paghiamo, fino ai 25 paghiamo 2 euro e dopo i 65 non pagano quasi nulla. Non c'è di fatto alcuna discriminazione, perchè se l'offerta di due biglietti al prezzo di uno vale solo per gli arabi, è anche vero che gli italiani godono di altre agevolazioni. Come detto, c'è stata un'interpretazione ideologica di un fatto squisitamente commerciale.
Una semplice questione di marketing, quindi, tra l'altro rivolta a chi parlava arabo e non, come qualcuno ha detto, ai fedeli musulmani?
Esattamente.
Secondo lei, sottosegretario, perchè la questione torna ad essere citata 5 anni dopo?
Non ne ho idea. La mia ipotesi è che Marrone ci tenga a far sentire il peso di Fratelli d'Italia a Torino e quindi si è inventato questa polemica pensando alle vicende dei direttori come ad una cosa che dipendesse da noi. Il fatto è che la fondazione Museo Egizio prevede che da noi arrivi solo la nomina del presidente, in questo caso Evelina Christillin, mentre il direttore viene scelto dal cda attraverso un bando di gara, e non su indicazione della politica.
Potrebbe essere in atto un tentativo di replicare quanto fatto con Lissner al San Carlo di Napoli?
No, in quel caso si parlava di uno straniero che non doveva ricoprire la posizione di un italiano. Greco è un italiano che ha vinto il concorso indetto da un cda.
Potrebbe comunque trattarsi anche in questo caso di un tentativo di fare spoil-system sulla cultura...
Certamente, ma a mio avviso un tentativo che avrà ben scarsi risultati. L'azione di Crippa e Marrone è un boomerang, Greco da questa faccenda ne esce rafforzato. Tanto più che, nella sua gestione del museo, si è dimostrato bravissimo.
Pensa che Lega e FdI potrebbero avere già in mente qualche nome pronto a sostituirlo?
Non credo: è un po' come il salone del libro, dove non c'è un'interlocuzione diretta e sono troppe le mediazioni da fare: difficile trovare un nome gradito alla destra. Non solo, ma a forza di queste bordate, è facile che nel 2025 (quando scadrà il suo mandato, ndr) Greco neanche lo sposteranno.
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