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Studio TEHA e Philip Morris Italia a Cernobbio

Le aziende capofiliera motore dell'industria europea

06 Settembre 2025

Cernobbio, 6 set. (askanews) - In un mondo segnato da instabilità geopolitica, trasformazioni tecnologiche e una concorrenza sempre più agguerrita, l'Europa rischia di restare indietro rispetto a Stati Uniti e Cina. Nonostante la forza della sua manifattura, il Vecchio Continente fatica a creare imprese leader capaci di competere su scala globale. Questa analisi e alcuni strumenti concreti per rilanciare la competitività dell'UE, sono il cuore dello studio "Driving the future: lead firms as engines of innovation and sustainability for Italian and European industrial value chains", realizzato da TEHA Group in collaborazione con Philip Morris Italia, e presentato a Cernobbio in occasione del Forum TEHA. Abbiamo parlato con Pasquale Frega President and Managing Director, Philip Morris Italia:

"La competitività in Europa sta perdendo velocità, abbiamo visto risultati negli ultimi 25 anni molto preoccupanti e quindi ci siamo chiesti quali sono gli elementi che possono invertire questa tendenza. Philip Morris in Italia ha costruito una catena di valore significativa che oggi impiega 44.000 persone, 8.000 aziende e crea un export di 2 miliardi di anni e questo è un elemento fondamentale perché lavorare insieme, avere un obiettivo comune tra grandi, piccole e medie imprese non solo crea valore sulle persone ma crea anche molta innovazione".

Lo studio si concentra sulle aziende capofiliera. Sono meno dell'1% del totale ma generano il 64% del valore aggiunto e il 43% dell'occupazione del settore. La ricerca ha analizzato oltre 5.400 imprese europee, utilizzando anche strumenti avanzati di AI e web scraping, per capire cosa rende davvero "leader" un'azienda. Il risultato? Serve un nuovo modello di collaborazione tra imprese grandi e piccole. Un vero e proprio "Patto delle Catene del Valore", che favorisca formazione, digitalizzazione e sostenibilità. Lo studio propone 5 raccomandazioni concrete: dalla stabilità normativa all'accesso ai finanziamenti, dalla formazione alle tecnologie, fino a un Osservatorio che misuri davvero l'impatto di queste imprese sul futuro dell'Europa.

"Philip Morris come tutte le aziende che sono lead di una filiera deve porsi come obiettivo fondamentale quello di impattare l'ecosistema che lo circonda. Questo passa attraverso condivisione di formazione, investimenti per creare le condizioni a tutte le imprese della filiera di crescere, formazione, training, sviluppo di talenti, quindi c'è un nuove importante che deve essere trasferito per creare le condizioni di crescita delle quali abbiamo parlato".

Il messaggio è chiaro: per rilanciare la competitività industriale europea, servono imprese leader. Ma soprattutto, serve metterle nelle condizioni di guidare il cambiamento.

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