06 Settembre 2025
È una lunga coda silenziosa quella che si è formata già dal primo mattino in via Bergognone, a Milano, dove all’interno dell’Armani Teatro è stata allestita la camera ardente di Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre scorso all’età di 91 anni.
La camera ardente - situata accanto al suo quartier generale e al Silos, il museo che ospita la mostra sui suoi vent'anni di alta moda con Armani Privé - resterà aperta dalle 9 alle 18 e con lo stesso orario anche domenica.
Tutti possono mettersi in fila ma, per volere dello stesso Armani, c’è una via preferenziale per i dipendenti che lo ricordano con grande affetto: "Ci trattava bene, ci salutava e non ci faceva caricare nemmeno le sue valigie in auto - ha ricordato un dipendente dell'Hotel Armani - Era davvero un gentiluomo che ci mancherà moltissimo".
Fiori bianchi e lanterne accese preparano i visitatori a entrare nella camera ardente di Giorgio Armani. Dentro, il buio avvolge la sala. Un tappeto di lanterne a terra e il profumo d’incenso creano un’atmosfera quasi sacra, in un luogo dove lo stilista era solito presentare le sue collezioni che oggi appare sospeso, trasformato per l’ultimo omaggio.
La bara, semplice, in legno, è posata al centro, con un mazzo di rose bianche adagiato sopra. Dietro una lastra di alabastro con un crocifisso sopra.
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