16 Agosto 2023
foto @Instagram
È morta lo scorso 1 agosto all’età di 36 anni, la dottoressa Federisca Stroscio, medico specializzando anestesista, originaria della Sardegna ma da anni in Puglia dove studiava per la sua specializzazione.
Federica era un medico e dopo la laurea a Cagliari si era trasferita a Lecce, ma lavorava in ospedale a Bari dove stava terminando la specialistica in anestesia. In piena pandemia è stata in prima linea nel reparto Covid.
La donna, sposata da qualche anno, è morta a causa di un tumore incurabile scoperto da poco e per il quale non c’è stato nulla da fare e proprio sulle cause della morte, è intervenuto un famoso oncologo canadese, William Makis, radiologo, ricercatore sul cancro, autore di oltre 100 pubblicazioni e capo di Oncologia presso The Wellness Company Canada, che su twitter ha condiviso la notizia commentando: “La dottoressa italiana Federica Stroscio, 36 anni, anestesista, è morta improvvisamente il 1 agosto 2023 per un turbo-cancro diagnosticato meno di 12 mesi fa. Era almeno tripla vaccinata con vaccino mRNA Covid-19. Medici che muoiono in tutto il mondo!”.
L’oncologo, dunque, punta il dito contro i vaccini Covid ai quali Federica Stroscio si era sottoposta. La donna infatti, come emerge dai suoi profili social, aveva ricevuto la prima dose di vaccino il 12 gennaio 2021 e aveva immortalato quel momento con uno scatto pubblicato su Instagram dove scriveva: “Uno dei giorni più emozionanti della mia vita!!! La mascherina nasconderà il mio sorriso a 300mila denti, ma non potrà mai nascondere la luce dei miei occhi. Quando ad un mese dalla mia guarigione (dal Covid ndr) ho scoperto che le mie difese immunitarie per la maggior parte mi avevano abbandonato e resa di nuovo vulnerabile, ho avuto paura, tanta paura!! Stando in prima linea, il terrore di rivivere l’incubo si era impossessato di me. V-day! Dai, che adesso parliamo delle foto di chi si vaccina così la smettete di mettere in dubbio la scienza, senza scienza”.
La ragazza è poi tornata nuovamente a postare su Instagram l’11 ottobre 2021 una foto che immortala il momento della terza dose, scrivendo “Non c’è due senza tre”.
Infine, la diagnosi di un cancro incurabile arrivata meno di un anno fa e per il quale il giovane medico non ha potuto fare nulla.
L’oncologo canadese William Markis, ha pubblicato un articolo scientifico intitolato “Cancro Turbo (Leucemia)”, dove parla appunto di forme tumorali del sangue velocissime di cui si sta osservando un picco “tra i bambini e i giovani adulti vaccinati con mRNA Covid-19”.
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