08 Marzo 2023
Speranza e Lorenzin, fonte Twitter: @TitodiPersio
Roberto Speranza, Giulia Grillo e Beatrice Lorenzin sono indagati in stralcio a Roma in merito all'inchiesta sul Covid. La procura di Bergamo ha infatti trasmesso un fascicolo a Piazzale Clodio; un trasferimento legato alla competenza territoriale. I tre assieme ad una serie di tecnici del ministero sono indicati come responsabili dell'"omessa istituzione, rinnovo del comitato nazionale per la pandemia".
I tre ex ministri della Salute Roberto Speranza, Giulia Grillo e Beatrice Lorenzin sono accusati di non aver aggiornato il piano pandemico. Un nuovo filone in merito all'inchiesta della procura di Bergamo si è aperto. I tre ex ministri relativamente al mancato aggiornamento del piano pandemico sono indagati a Bergamo per omissione d'atti.
Giulia Grillo è stato ministro nel biennio 18-19, la Lorenzin dall’aprile 2013 al maggio 2018, mentre Speranza dal 5 settembre 2019 al 22 ottobre 2022. Speranza è accusato anche della mancata attuazione del piano pandemico. Su questo punto di recente, si è espresso anche il microbiologo Crisanti che, nonostante fosse tra i protagonisti di quella fase iniziale, ha sparato a zero contro l'ex governo Conte e i membri del Cts. Il senatore del PD, intervenuto al Giornale d'Italia, ha preferito non commentare ulteriormente, trincerandosi dietro ad un "no comment".
Nel fascicolo inviato a Roma dalla procura di Bergamo con 11 indagati, è presente anche il nome di Ranieri Guerra, ex numero 2 dell'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), per 'falsita' ideologica' in relazione ai "dati falsi comunicati all'Oms e alla Commissione Europea attraverso appositi questionari". Come lui Claudio D'Amario, Francesco Maraglino, Loredana Vellucci e Mauro Dionisio.
In merito alle intercettazioni dei pm, emerge come all'epoca Ranieri Guerra considerava l'ipotesi di fare tamponi a tutti "la cazzata del secolo". Un messaggio datato 15 marzo 2020 e trasferito al capo dell'ISS Silvio Brusaferro, anch'esso inserito nella lista ma per ipotesi di truffa in riferimento ad erogazioni pubbliche. Un caso che riguarda i tamponi.
Presenti nella lista anche Giuseppe Ruocco direttore generale della Direzione Prevenzione Sanitaria dal 2012 al 2014 e dal 2017 al 2021 segretario generale del ministero della Salute e Maria Grazia Pompa, direttrice dell'Ufficio 5 fino al 2016.
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