01 Febbraio 2023
L’Italia passa dai grillini alla farina di grillo. A Torino arriva la prima pasta a base di insetti. Tra qualche settimana saranno sul mercato i primi spaghetti torinesi a base di farina di grillo, un prodotto a chilometro zero realizzato da un’azienda di Scalenghe, Italian Cricket Farm: è la prima ad aver chiesto l’autorizzazione per sfornare novel food, ovvero farine di insetti per l’alimentazione umana.
Sui pacchi di pasta la dicitura “farina di grillo” sarà evidente. “Il nostro brand sarà ben riconoscibile”, ha spiegato Ivan Albano l’ad della società torinese. “La nostra pasta costa 4 volte quella che troviamo nei supermercati. E la farina arriva a circa 30 euro al chilo”. Non economica, insomma. “Il nostro, piaccia o no ai puristi, è un prodotto ecologico ad alta gamma per contenuto e purezza proteica, adatto alle diete degli sportivi, decisamente migliore rispetto alle farine tradizionali. Pertanto lo vogliamo comunicare e farlo pagare quanto davvero vale”. Ma che tipo di pasta si può fare con la farina di grillo? Su Internet pare che le tagliatelle e i gnocchi vadano per la maggiore. Una belle spolverata di farina di grillo e via. Come fosse tartufo bianco. Alla faccia del made in Italy. Speriamo che almeno si salvi la pizza, ma vista la tendenza non è più al sicuro manco quella.
La pasta di grillo ha un colore più scuro, simile a quella integrale, il sapore, dice chi l’ha provata, si avvicina a mandorla e nocciola, ma dipende da quanta farina di grillo si mette nel piatto. Italian cricket Farm, nata nel 2007 per iniziativa di aziende del territorio, è stata la prima società italiana a chiedere l’autorizzazione per commercializzare polvere di grilli sul mercato alimentare umano. Tra 60 giorni probabilmente arriverà il via libera per vendere nei supermarket e nei ristoranti. “Ogni sera facciamo aperitivo con gli insetti, ma non lo sappiamo”, ha aggiunto Albano. “Il colorante rosso dello spritz è fatto con derivati della cocciniglia. Nessuno lo sa, nessuno si sconvolge”. Già. Aperol, Campari e grilli. Uhm. Di solito ti servono le patatine, non gli insetti, ma questo pare sia il futuro, anche dell'Italia. Da Grillo a grillo è un attimo.
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