01 Febbraio 2023
Fonte Twitter: Everyeye
Ebbene sì, ci siamo. La farina di grillo arriva ufficialmente in Italia. Su "Il Corriere della Sera", si dà in questi giorni notizia di come a Torino siano giunti i primi spaghetti a base di insetti. Insomma, il momento tanto temuto è infine giunto. La tecnica utilizzata è quella classica della finestra di Overton: tecnica mediante la quale ciò che inizialmente appariva come inaccettabile diventa un poco alla volta plausibile e alla fine inevitabile, grazie alla martellante opera dei padroni del discorso; padroni del discorso che, nel caso specifico, ormai da mesi seguitano senza posa a celebrare vermi, insetti e larve come nuove leccornie, come nuovi cibi proteici, come nuove pietanze sostanziose che non possono in alcun caso mancare sulle nostre tavole.
Le ragioni di questa insistenza maniacale si lasciano inquadrare secondo due differenti interconnesse ragioni. Anzitutto, la globalizzazione di un liberale prova a decostruire le tradizioni e le identità di economiche a tavola, in questo caso sostituendo i cibi radicati nella storia dei popoli europei con le larve e gli insetti. In secondo luogo, vi è una ragione economica e sociale non trascurabile: le classi più deboli verranno quasi sicuramente sfamate in futuro grazie a questo cibo, oltretutto spacciato come nutriente e delizioso da chi ai piani alti continuerà ovviamente a mangiare caviale, aragoste e tartufi bianchi.
di Diego Fusaro
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