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Dolomiti, aereo in avaria: la pilota Silvia de Bon effettua un atterraggio d'emergenza sul Lagorai e salva tutti

Silvia de Bon, pilota con brevetto italiano e americano di 22 anni, sta facendo una gita con altri due passeggeri quando l'aereo inizia a precipitare: applicate le manovre d'emergenza e atterraggio sul Lagorai: salvi il fratello e la ragazza

29 Dicembre 2022

Lagorai, atterraggio d'emergenza per Silvia de Bon, 22enne: salvi tutti e tre i passeggeri

fonte: profilo Instagram di Silvia de Bon

Dolomiti, la pilota 22enne Silvia de Bon atterra d'emergenza sui monti Lagorai: tutti e tre i passeggeri sono salvi. Il fratello, anche lui a bordo: "Abbiamo portato a casa la pelle tutti e tre". 

Dolomiti, aereo in avaria: atterraggio d'emergenza sul Lagorai

Silvia de Bon, pilota di 22 anni, suo fratello Mattia di 27 e la sua ragazza Giorgia Qualizza di 28 sono in volo da Trento verso Belluno. Silvia è una pilota esperta, ha il brevetto di volo italiano e ha da poco conseguito quello americano in Florida. I tre hanno deciso di fare una gita ad alta quota con un aereo da turismo su un percorso che Silvia conosce bene. Il velivolo è di proprietà dell'Aeroclub Belluno "Arturo Dell’Oro". 

Il padre Ettore riferisce: "Silvia mi ha raccontato che l’aereo aveva già problemi di accensione a Trento, così ha chiamato il suo ispettore che le ha spiegato come dovesse fare". Quando i problemi sembrano risolti, i tre salgono in alta quota. Ad un tratto, il velivolo perde potenza e inizia a precipitare: Silvia è costretta a fare un atterraggio di emergenza

Alle 16.25 del 28 dicembre l'aereo atterra burrascosamente nel comune di Predazzo, lungo il versante della Val di Fiemme sulla Catena del Lagorai, in Trentino. I 3 sono lievemente feriti ma coscienti e riescono a raggiungere il rifugio "Paolo e Nicola", a 2100 metri e a chiamare i soccorsi. Poco dopo arriva l’elisoccorso da Trento, su richiesta della Centrale unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino e Speleologico.

Feriti, ma salvi: "Abbiamo portato a casa la pelle tutti e tre"

Il padre narra: "Quando mio figlio mi ha chiamato, chiedendomi se qualcuno potesse riportarlo a casa e che tutti stavano bene, allora ho capito tutto". Ettore corre all'ospedale Santa Chiara, dove i tre giovani erano stati trasportati con il codice rosso. Porta a casa a Longarone Mattia e Giorgia, ma non Silvia che deve rimanere in osservazione tutta la notte. 

Ettore afferma: "Mi ha raccontato che l’aereo è andato giù in picchiata e che si è salvata applicando le manovre di salvataggio. Ha perso i sensi per un attimo e non si ricorda gli istanti prima del botto". Nel momento dello schianto il vetro esplode e alcune schegge colpiscono Silvia alla parte sinistra del volto. La ragazza riporta inoltre alcune abrasioni alla testa per il colpo subito. 

La pilota, comunque, non sembra versare in condizioni gravi. Mattia, il fratello, se ne felicita: "Abbiamo portato a casa la pelle tutti e tre". Ettore invece chiosa: "Un miracolo che sia viva, spero tanto che lasci perdere i voli, anche se lei mi dice sempre che è più probabile morire in un incidente stradale piuttosto che in volo". 

 

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