Aziende famiglia Soumahoro: "400 mila euro di stipendi non pagati" e un'indagine sulla "gestione di 62 milioni di fondi dallo Stato"
L'indagine sulla famiglia del deputato Soumahoro, che si professa innocente, concerne 400 mila euro di stipendi non erogati a fronte di un montante presunto di 62 milioni di euro erogati dallo stato. Le cooperative Karibù e Consorzio Aid avrebbero visto così una grande ascesa dal 2016 al 2019
Fonte Latinatu - Sinistra Liliane Murekatete, figlia di Marie Thérèse Mukamitsindo, al centro fondatrice coop. destra Tommaso Ciarmatore, ex dipendente
Anche la suocera del neo parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra,Bubakar Soumahoroè stata indagata per truffa aggravata e false fatturazioni:Marie Therese Mukamitsindo. La procura di Latina ha delegato le indagini alla Guardia di Finanza che deve chiarire in che modalità sono stati impiegati i fondi erogati, circa62 milioni di euro. Si tratta di rapporti con l'Agenzia delle Entratema anche con i dipendenti che hanno denunciato le società per non aver ricevuto il pagamento degli stipendi.
Le due cooperative gestite dai parenti di Sumahoro: Karibù e Consorzio A.I.D.
Le società implicate nell'indagine sarebberoKaribuche insisteva da vent'anni nel comune di Sezze e aveva vinto la prima gara attraverso i progettiSparnel 2019 però l'azienda ha perso altre gare e quindi non lavora più sul territorio.
Così come ha dichiaratoLidano Lucidi, che è stato sindaco della cittadina, quando lui è giunto all'amministrazione comunale "la cooperativa (Karibù, n.d.r.) non esisteva più": "È un anno che sono sindaco di Sezze e, amministrativamente parlando, tutte le vicende del Comune da 18 anni a questa parte non le conosco bene – dice all‘Adnkronos il primo cittadino di Sezze Lidano Lucidi in merito alle indagini sulle attività di cooperative incaricate di assicurare servizi di accoglienza, e servizi connessi, per i richiedenti asilo e per i minori non accompagnati, nel territorio della provincia di Latina – Quello che so è che la cooperativa Karibù godeva di fondi ministeriali che venivano girati al comune che a sua volta li utilizzava per far lavorare la cooperativa”.
E infatti ad una più attenta ricerca nota che la cooperativa Karibùche sarebbe passata dai 53 dipendenti del II trimestre 2016 ai più di 150 dipendenti dell’estate del 2018: il presidio locale di CasaPound ha dichiarato che la cooperativa gestita dalla suocera di Soumahoro, Marie Therese Mukamitsindo nel 2017 avrebbe fatturato 11 milioni di euro annui. Considerando il fatto che la Guardia di Finanza si sta anche concentrando sulla gestione di 62 milioni di euro di fondi erogati, la stima fatta da Casapound appare realistica. Il dato è stato riportato anche dal quotidiano locale LatinaTu.
L'altra cooperativa è invece Consorzio Aid. Questa ha svolto la sua attività almeno fino al 2020 e, infatti, in rete si legge il fatturato della società cooperativa indicata con la sigla A.I.D. (che sta per "consorzio agenzia per l'inclusione sociale e i diritti Italia). Questa avrebbe avuto la sede legale a Latina, 7 dipendenti e un fatturato di 770.313,00 nel 2019.
400 mila euro di stipendi non pagati
Marie Thérèse venne poi premiata dall’ex Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini come “imprenditrice immigrata dell’anno” nel giugno 2018 (evento organizzato dalla multinazionale MoneyGram). Pochi giorni dopo è ospite della trasmissione “Tagadà” de “La7” condotta da Tiziana Panella. A dicembre interviene a Foggia nell’ambito del TEDx: evento organizzato dalla multinazionale del no-profit “Sapling Foundation“.
Per quanto concerne gli stipendi non pagati complessivamente si parla di 400 mila euro, anche se non è chiaro quale sia la cifra richiesta dai dipendenti per le singole cooperative. L'inchiesta si sta concentrando anche su presunte fatture false finalizzate all'ottenimento dei finanziamenti pubblici. Soumahoro continua a ritenersi innocente e a non sapere nulla di tutto questo, il deputato infatti asserisce: "Non c'entro niente con tutto questo e non sono né indagato né coinvolto in nessuna indagine. Non consentirò a nessuno di infangare la mia integrità morale. Ho dato mandato ai miei legali di perseguire chiunque getterà ombre sulla mia reputazione".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.