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Soumahoro, 5 milioni e mezzo in 18 anni senza gara alle cooperative della moglie

La Karibu aveva vinto la prima gara per i progetti Sprar nel 2001 e da allora ha continuato a ricevere i fondi senza gara

25 Novembre 2022

Il Comune di Sezze e quei 5 milioni assegnati senza gara alla coop delle parenti di Soumahoro

Dall'inchiesta della procura di Latina, riguardo l'indagine sulle coop di famiglia del deputato Soumahoro, arrivano novità: circa cinque milioni e mezzo di euro la cifra incassata in 18 anni, perlopiù senza gara, dalla cooperativa Karibu dal Comune di Sezze, dove la coop della moglie e della suocera di Soumahoro ha sede. Proprio quest'ultima, Marie Therese Mukamitsindo risulta essere nell'elenco degli indagati. 

Soumahoro, cinque milioni e mezzo di euro in 18 anni senza gara

Una somma considerevole, ma dopotutto la cooperativa è arrivata a gestire il 40% dei centri per migranti in terra pontina. Un caso che ha messo in angoscia lo stesso Soumahoro, non indagato, ma che sarebbe dovuto essere a conoscenza della vicenda. Quest'ultimo in una recente intervista ha anche dichiarato che in tal caso "non si sarebbe candidato". La procura sta cercando di indagare e nel mezzo ci sono stipendi non pagati ai dipendenti, sfruttamento dei minori costretti a stare senza acqua e senza luce, ipotesi di fatture false.

Soumahoro si è di recente autosospeso dal gruppo Verdi-Sinistra italiana col quale era giunto in Parlamento. La Karibu a Sezze,  ha vinto la prima gara per i progetti Sprar nel 2001. È stata l'ultima visto che da quel momento in poi è andata avanti tra una proroga e l'altra incassando somme ingenti, ottenendo nel 2015 la gestione dei Cas. Un sistema andato avanti fino al 2019, quando è stato bandito nuovamente l'appalto e lo stesso è stato assegnato a un'altra coop.

"La coop Karibù ha avuto un legame forte con il Pd e i Comuni amministrati: dagli affidamenti con fondi pubblici, spesso senza una gara, alle proroghe puntuali a ridosso delle scadenze, dagli immobili affittati dai dipendenti pubblici alla coop, fino all'assunzione di un amministratore democratico nella società della suocera di Soumahoro. Accadeva a Roccagorga, ma il modus operandi, difeso con le unghie e con i denti dalla sinistra, si è diffuso a macchia di leopardo a suon di affidamenti e proroghe anche a Sezze e Priverno", afferma Angelo Tripodi, capogruppo della Lega in consiglio regionale, che poi parla delle "condizioni di vita dei migranti nei centri fino alle collutazioni, portati all'esasperazione, all'aggressione alla Polizia, alle rivolte per la qualità del cibo e per la mancata erogazione del pocket money e agli scandali sull'accoglienza a Sezze".

 

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