22 Novembre 2022
Giandavide De Pau, il 51enne accusato del triplice omicidio nel quartiere Prati a Roma, voleva tentare la fuga dopo i delitti. Dopo gli omicidi delle tre donne di via Riboty e via Durazzo, ha tentato di ottenere un passaporto cubano in cambio di denaro, così da fuggire dal Paese e far perdere le proprie tracce.
L'uomo avrebbe cercato, in cambio di denaro, di ottenere da una donna cubana un passaporto per fuggire nell'isola esotica e far perdere le tracce. Secondo quanto emerso finora dalle indagini, l'arma del delitto non sarebbe stata ancora trovata. Continuano senza sosta le ricerche delle squadre speciali, gli interrogatori e la consultazione delle telecamere di sorveglianza e dei tabulati telefonici dell'assassino.
Intanto è fissata per domani mattina l’udienza di convalida del fermo per l’omicida. L’interrogatorio davanti al gip si terrà nel carcere di Regina Coeli, dove da sabato è detenuto il 51enne.
Nella giornata di domani, in concomitanza con l’udienza, verrà anche conferito l’incarico al medico legale per eseguire le autopsie sui corpi delle tre donne vittime, due di origini asiatiche e una cubana. L’esame autoptico sulle salme, che ora si trovano all’istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli, potrà chiarire se le ferite inferte alle tre donne siano riconducibili alla stessa arma. Si pensa ad una possibile arma da taglio di medie dimensioni.
La procura di Roma contesta a De Pau il triplice omicidio aggravato. Le telecamere di sorveglianza hanno registrato i suoi spostamenti nelle ora prima del delitto. È stata anche trovata l'auto usata e poi abbandonata dall'uomo dopo un incidente, mentre è ancora aperta la caccia all'arma dei delitti. Si scava anche nel passato dell'uomo, alla ricerca di collegamenti con altre morti legate al mondo della prostituzione. Sono state fatte analisi sul suo smartphone e sui vestiti.
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