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Padova, paziente accoltella medico all’Istituto Oncologico Veneto: non è in pericolo di vita

Il sanitario ferito è stato soccorso dai colleghi e trasferito in pronto soccorso, le sue condizioni sono stabili . Il Presidente Zaia esprime il suo risentimento per la vicenda, condannando severamente il gesto

10 Novembre 2022

Padova, paziente accoltella medico all’Istituto Oncologico Veneto: non è in pericolo di vita

Un medico è stato aggredito con un coltello, questa mattina a Padova, da un paziente ricoverato all'interno dell’Istituto Oncologico Veneto. Non ci sono ancora notizie certe sul movente dell’accaduto, poiché nessuno ha assistito alla scena della violenza e l'aggressore non ha rilasciato nessuna intervista. Ad ora si sa che il medico aggredito si trova in pronto soccorso e che fortunatamente le sue condizioni sono stabili.

Padova, medico accoltellato da un paziente

Paura, questa mattina, all’interno dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV). Il fatto è stato reso noto dal Presidente del Veneto, Luca Zaia, subito informato: "Esprimo la mia più ferma condanna per un gesto di enorme viltà, e la mia personale vicinanza al professionista ferito. Seguo personalmente l'evolversi della situazione in contatto con la direzione del centro IOV e dell'Azienda ospedaliera".

Il risentimento del Presidente Zaia e la severa condanna del gesto

Il sanitario in questione sarebbe una dottoressa, rimasta ferita e soccorsa dai colleghi dell’ospedale Busonera, sede del servizio che è punto di riferimento per i pazienti oncologici ben oltre i confini regionali. Le sue condizioni sembrerebbero stabili e la coltellata non sembrerebbe aver leso organi importanti. L’aggressore, riconosciuto dal personale medico, sarebbe un paziente della struttura sulla settantina d’anni.

Il Presidente Zaia si espone dicendo che "Si tratta di fatti che non possono essere tollerati o liquidati, serve che il legislatore tratti questi casi con la massima severità e con norme ad hoc”. Maggiore sicurezza richiesta dai colleghi e dal personale medico generale, per tutelare una categoria di lavoratori indispensabili alla collettività e sempre dediti alla loro nobile professione salvavita. Gesti che non dovrebbero accadere in ambienti tutelati e controllati periodicamente come quelli ospedalieri, ma che a volte sfuggono al controllo dei responsabili e si tramutano in situazioni di pericolo per i personale stesso. "Abbiamo bisogno di più civiltà e senso di responsabilità in ogni ambito, gli aggressori devono essere puniti". 

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