Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Emergenza alimentare, occasione per imporre una Nuova Normalità: dai ragni di Angelina Jolie alle etichette semaforo dell'Ue

I segnali dell’inizio della narrazione incentrata sull’emergenza alimentare cominciano a essere numerosi e i campioni del buonismo si prestano docilmente a traghettare l’umanità verso nuovi orizzonti alimentari

28 Giugno 2022

Emergenza alimentare, occasione per imporre una Nuova Normalità: dai ragni di Angelina Jolie alle etichette semaforo dell'Ue

fonte: pixabay

Siamo nel pieno di un cambiamento radicale di paradigma.

Le emergenze di questi ultimi due anni e mezzo, la  salute e l’energia, hanno  modificato profondamente il nostro modus vivendi, spesso introducendo nella vita quotidiana dosi omeopatiche di paradossi comportamentali di massa, uno su tutti: per essere liberi abbiamo rinunciato alla libertà.

L’inizio della stagione estiva, con la micidiale combinazione di temperature molto elevate e la scarsa disponibilità di acqua, è il perfetto prologo per l’allestimento di un’efficace e pervasiva narrazione delle prossime emergenze, quella climatica e quella alimentare.

Anche in questo caso la risposta del sistema economico e politico sarà eccezionale, ovvero caratterizzata da provvedimenti non convenzionali.

Qualche segnale lo si è visto negli ultimi anni, in particolare nel sistema di disciplina del settore agroalimentare con le cosiddette etichette “a semaforo”.

Si tratta di un sistema di etichettatura per indicare in modo semplice ed efficace al consumatore le quantità di Co2 associate al prodotto che si intende acquistare.

Secondo la Commissione Europea il settore agroalimentare contribuisce per almeno un terzo alle emissioni globali di gas serra.

In particolare sono i prodotti di origine animale, soprattutto la carne di manzo ma anche i formaggi, gli alimenti che più contribuiscono alle emissioni di gas serra: l’80% sul totale dal consumo di cibo in UE.

Una quota che per Bruxelles rappresenta un grosso ostacolo in vista del raggiungimento degli impegni definiti nell’European green deal, che prevede la neutralità climatica entro il 2050 e la riduzione del 50% delle emissioni entro il 2030.

L’etichetta a semaforo consentirebbe quindi di tenere conto non solo della distanza tra il luogo di produzione e quello di consumo dei cibi ma dell’impatto ecologico determinato dalla produzione di un alimento, con buona pace del Km zero.

Paradossalmente, con questi parametri, l’impronta ecologica di un ananas importato in Europa dal Centro America risulterebbe inferiore rispetto a quella di un formaggio prodotto in una fattoria locale.

In UE si sta studiando anche l’applicazione del “Nutri-score”, che classificherebbe gli alimenti secondo le loro qualità nutrizionali, sempre con un’etichetta a semaforo.

Anche in questo caso sembra quasi che il fine dichiarato nasconda la battaglia per la rimozione delle diversità e delle identità a favore di un’indistinto processo di omologazione. Il paradosso sarebbe evidente, per esempio quello di attribuire il semaforo verde a prodotti come Coca Cola Zero e quello rosso a prodotti come il Parmigiano Reggiano o il salame di Felino.

Ovviamente i produttori degli alimenti più tipici (e rinomati), soprattutto francesi e italiani, di quello che Carlo Petrini da trent’anni ha classificato come un patrimonio da tutelare a marchio Slow Food, si stanno opponendo con forza all’adozione di questi sistemi di classificazione incentrati, guarda caso, sulla semplificazione estrema e sulla totale rimozione della complessità e della (bio)diversità.

In soccorso dei politici e dei burocrati di Bruxelles sono subito accorsi numerosi sostenitori di rango, in particolare “scienziati” che brillano per autonomia e indipendenza.

In Italia il “Nutri Score” può per esempio contare sul supporto di alcuni autorevoli scienziati tra cui spicca Walter Ricciardi, ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e inflessibile consigliere del Ministro della Salute Speranza per l’emergenza Covid-19.

Chissà se l’ex attore di sceneggiate napoletane che ha perfino recitato accanto a Mario Merola in “L’ultimo guappo”, l’uomo le cui pupille scintillano al pensiero di lockdown, zone rosse, distanziamenti coatti e mascherine perpetue, oltre a essere un convinto sostenitore del “Nutri Score” e dell’etichettatura a semaforo, sia anche un fan del cosiddetto “novel food”.

Un altro dibattito che si affaccia nel settore dell’alimentazione è infatti quello sulla possibilità di autorizzare il novel food a base di insetti edibili dall’uomo che paiono essere alimenti ricchissimi di proteine e quindi utili succedanei in momenti di scarsa reperibilità di cibi convenzionali.

Farine derivate dalla lavorazione di insetti stanno per arrivare sul mercato e da qualche tempo si stanno promuovendo gli insetti come vero e proprio  ingrediente e pietanza per piatti più o meno ricercati.

In questo caso lo sponsor è un’attrice più nota è famosa del prof. Ricciardi. Si tratta di Angelina Jolie che ultimamente si è distinta per un viaggio solidale in Ucraina durante il quale ha condiviso il pranzo cn gli sfollati a Leopoli e ha poi svolto diligentemente il ruolo di ambasciatrice della difesa della democrazia contro l’impero del male russo: “ i bambini giocano con schegge di bombe”.

Nel 2017 la Jolie, durante un viaggio in Cambogia con i figli, ha infatti cucinato e mangiato, ragni e insetti. La straordinaria food experience cambogiana della Jolie e della sua numerosa prole è stata documentata dalle telecamere della BBC.

Uno choc per sdoganare un altro cambiamento radicale, un’altra “nuova normalità”, attraverso un cibo molto poco convenzionale, almeno in occidente, ma, ovviamente, economico, ecologico e “inclusivo”.

Insomma i segnali dell’inizio della narrazione incentrata sull’emergenza alimentare cominciano a essere numerosi e i campioni del buonismo si prestano docilmente a traghettare l’umanità verso nuovi orizzonti alimentari.

Di Marco Pozzi

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x