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Vulvodinia, presentata proposta di legge: presente Damiano dei Maneskin

Damiano dei Maneskin accompagna, sostiene e supportato la fidanzata Giorgia Soleri in un giorno molto importante: oggi è stata presentata oggi la proposta di legge per il riconoscimento della vulvodinia e della neuropatia come malattie croniche e invalidanti

03 Maggio 2022

Vulvodinia, presentata proposta di legge: presente Damiano dei Maneskin

fonte: Instagram @_daviethth_

É stata presentata oggi, martedì 3 maggio 2022, la proposta di legge per il riconoscimento della vulvodinia e della neuropatia da parte del Sistema Sanitario Nazionale come malattie croniche e invalidanti. Il testo di legge, depositato il mese scorso alla Camera e al Senato, è stato messo a punto dal Comitato vulvodinia e neuropatia del pudendo. Comitato che riunisce pazienti, attiviste, dottori e dottoresse specializzate nei due settori. Oggi era presente anche un ospite speciale: il cantante Damiano dei Maneskin. L'artista ha accompagnato, sostenuto e supportato la sua compagna, la modella, influencer e attivista Giorgia Soleri. Giorgia da anni combatte contro la sua malattia, la vulvodinia (e non solo).

Vulvodinia: Giorgia Soleri porta la sua testimonianza con il fidanzato Damiano 

Durante la conferenza stampa è intervenuta, portando la sua testimonianza Giorgia Soleri, fidanzata di Damiano dei Maneskin. Lei soffre di vulvodinia ed endometriosi da molti anni. Da tempo si occupa di sensibilizzazione sui social per parlare a tutte quelle ragazze e quelle donne che, come lei, hanno queste "malattie invisibili". Al suo fianco, c'era il frontman della band romana più famosa degli ultimi tempi. "Sono qui in veste di alleato, ma il vero lavoro è quello che stanno facendo tutte queste ragazze ed è incredibile", dice Damiano. "Sono estremamente orgoglioso dell’opportunità di far parte di questo bellissimo progetto e sono molto felice che si sia arrivati ai luoghi più importanti".

"Ho passato otto anni della mia vita sentendomi dire che ero ipocondriaca, che tutto era nella mia testa. Ho speso decine di migliaia di euro per curarmi e l’ho potuto fare solo grazie al sostegno della mia famiglia e del mio compagno", racconta invece Giorgia Soleri. "Le conseguenze di queste patologie sulla qualità della vita sono altissime - continua la Soleri nella sua testimonianza - ed è dunque urgente che lo Stato ed il Servizio sanitario nazionale riconoscano il problema e se ne facciano carico. Queste malattie esistono e si possono curare, non sono solo nella nostra testa. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per ottenere diritti al più presto", conclude infine.

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