01 Marzo 2022
il presidente Draghi nella sua informativa al Senato, ha parlato anche di un possibile raddoppio della capacità del gasdotto Tap, tra le misure da mettere in campo per fronteggiare la crisi energetica sulla quale pesa la guerra Ucraina-Russia. Il Gasdotto Trans-Adriatico, entrato in funzione a fine 2020, è stato oggetto di forti proteste da parte di gruppi di cittadini e amministratori pubblici per motivi legati all'impatto ambientale dell'opera. Ma adesso sembra arrivato il momento di mettere da parte le guerre interne.
Il Trans Adriatic Pipeline è un gasdotto che permette all'Europa di importare il gas naturale estratto in Azerbaijan. Lungo 878 km attraversa il nord della Grecia, l’Albania e il Mare Adriatico prima di approdare nel sud Italia, in Puglia, dove si connette alla rete di distribuzione italiana del gas. Tap è il tratto europeo del Corridoio Meridionale del Gas: l’attuale capacità operativa è pari a 10 miliardi di metri cubi l’anno, ma con l’aggiunta di due stazioni di compressione e modifiche alle unità esistenti si opererà il raddoppio a 20 miliardi di metri cubi l’anno. Questo è quello che si potrebbe mettere in atto perché come dichiarato da Draghi "l'Italia non può puntare su un solo fornitore".
Dal 31 dicembre 2020, giorno di avvio dei primi flussi di gas dall’Azerbaijan, al 31 dicembre 2021, Tap ha trasportato complessivamente in Europa oltre 8,1 miliardi di metri cubi standard. Di questi, oltre 6,8 hanno raggiunto l’Italia nell’entry point di Melendugno, mentre circa 1,2 hanno alimentato, attraverso il punto di interconnessione di Nea Mesimvria, il mercato interno greco e quello bulgaro.
La Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio europeo hanno assegnato al Tap lo status di "Progetto di Interesse Comune" (Pci): il gasdotto è considerato funzionale all'apertura del Corridoio Meridionale del Gas, uno dei 12 cosiddetti corridoi energetici, reputati prioritari dall'Unione europea per il conseguimento degli obiettivi di politica energetica.
Tra i vari progetti a cui ha aderito il Tap, c'è quello del White Dragon, nel maggio del 2021, un progetto da 8 miliardi di euro che si concentra sullo sviluppo di un progetto integrato di idrogeno verde in Grecia, nella regione della Macedonia occidentale. In futuro, anche l'idrogeno prodotto da elettricità rinnovabile su larga scala potrebbe essere trasportato attraverso Tap, collegando la Grecia ai mercati europei. Dove si sviluppa il Tap? Attraverso la Grecia (550 km) e l’Albania (215 km), passa sotto il mare Adriatico (105 km) e termina in Italia (8 km).
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