Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Guerra in Ucraina, l'Italia dichiara lo stato di pre-allarme per il gas naturale

A seguito della guerra tra Russia e Ucraina, l'Italia ha dichiarato lo stato di pre-allarme per il gas. Si tratta di un primo passaggio che prevede solo un monitoraggio della situazione attuale

27 Febbraio 2022

Guerra in Ucraina, l'Italia dichiara lo stato di pre-allarme per il gas naturale

Fonte: lapresse.it

A causa del persistere della guerra tra Russia e Ucraina, l'Italia ha deciso di attivare lo stato di pre-allarme per il gas naturale. Si tratta del primo di tre step che al momento prevede soltanto un monitoraggio della situazione odierna. A renderlo noto è stato il ministero per la Transizione ecologica, in considerazione che il livello di pericolosità della minaccia alle forniture è sensibilmente maggiore rispetto a quanto previsto nelle analisi di rischio svolte in passato". Le misure disposte sono pertanto volte a "incentivare il riempimento dello stoccaggio anticipato rispetto alle procedure adottate in condizioni normali".

Ucraina, l'Italia dichiara pre-allarme per il gas

Nella nota ufficiale diramata dal ministero si può leggere che: "Considerato l'attuale stato di guerra presente tra la Federazione Russa e l'Ucraina e che tale situazione insiste sul territorio attraverso cui passa gran parte delle forniture di gas naturale che approvvigionano il sistema italiano, considerando che il livello di pericolosità della minaccia alle forniture è sensibilmente maggiore rispetto a quanto previsto nelle analisi di rischio svolte in passato in ottemperanza del Regolamento Ue 2017/1938, da cui derivano gli attuali piani di azione preventiva e di emergenza", ha "ritenuto opportuno predisporre eccezionali misure preventive volte a incentivare un riempimento dello stoccaggio anticipato rispetto alle procedure adottate in condizioni normali".

Il ministero precisa inoltre di aver "ritenuto opportuno sensibilizzare, gli utenti del sistema gas nazionale della situazione di incertezza legata" al conflitto nell'Est Europa, benché la situazione delle forniture sia al momento adeguata a coprire la domanda interna". Al momento dunque non vi sarà alcuna ricaduta della guerra in Ucraina sui cittadini italiani, ma la decisione del governo è indicativa di quanto quest'ultimo sia preoccupato riguardo alle forniture di gas che arrivano dalla Russia attraverso l'Ucraina. Seguendo questo tragitto infatti, giunge nel nostro Paese circa il 40% dei consumi nazionali.

Già negli scorsi giorni il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva dichiarato: "Ci auguriamo che questi piani non siano necessari, ma non possiamo farci trovare impreparati". Tra gli obiettivi a breve termine dell'esecutivo c'è inoltre quello di diversificare le forniture alternative rispetto a quelle provenienti da Mosca, dando priorità in questo senso al gasdotto Tap proveniente dall'Azerbaijan, al Transmed da Algeria e Tunisia e al GreenStream proveniente dalla Libia.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x