07 Febbraio 2022
Fonte: lapresse.it
Nuova importante decisione sull'obbligo vaccinale da parte del Tar del Lazio, che con tre decreti sospende i provvedimenti che disponevano lo stop alla retribuzione per i non vaccinati. Nei decreti cautelari, rispettivamente numero 721, 724 e 726 dello scorso 2 febbraio 2022, vengono accolti i ricorsi presentati da dei dipendenti del ministero della Giustizia a cui era stato tolto lo stipendio in quanto non vaccinati. Secondo Leonardo Spagnoletti, Presidente della Quinta Sezione del Tar del Lazio, i ricorsi presentati prospettano infatti "profili di illegittimità costituzionale della normativa concernente l’obbligo" vaccinale.
Secondo quanto evidenziato dal Tribunale amministrativo regionale dunque, i ricorsi prospettano "in sostanza profili di illegittimità costituzionale della normativa concernente l’obbligo, per determinate categorie di personale in regime d’impiego di diritto pubblico, di certificazione vaccinale ai fini dell’ammissione allo svolgimento della prestazione lavorativa". Una notizia importante per i contestatori dell'obbligo vaccinale, che potrebbe creare un precedente autorevole in vista di futuri ricorsi sullo stesso tema.
I tre ricorsi presentati dai dipendenti del ministero della Giustizia coinvolgevano rispettivamente il DAP-Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, il Provveditorato Regionale per la Lombardia e la Direzione della Casa Circondariale Ettore Scalas di Cagliari. Alcuni osservatori sostengono peraltro che decisioni di questo tipo da parte dei tribunali potrebbero essere preludio a una più generale inversione di tendenza giurisprudenziale. Ciò alla luce dell'evoluzione dell'emergenza pandemica e dunque del venir meno dei presupposti che giustificano l'obbligo vaccinale.
Nei decreti è stato inoltre ritenuto "che, in relazione alla privazione della retribuzione e quindi alla fonte di sostegno delle esigenze fondamentali di vita, sussistono profili di pregiudizio grave e irreparabile, tali da non tollerare il differimento della misura cautelare sino all’esame collegiale". A seguito di queste considerazioni, la richiesta di annullamento della sospensione della retribuzione è stata pertanto accolta sino all’esame collegiale. La camera di consiglio per la trattazione collegiale è stata fissata al prossimo 25 febbraio 2022.
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