10 Dicembre 2021
Fonte: LaPresse
Il professor Massimo Galli, alla trasmissione Agorà, in onda su Rai 3, ha continuato ad insistere sulla necessità di rendere il vaccino obbligatorio. Il suo scenario è quasi sempre pessimistico e anche questa volta non si è smentito. I dati incoraggianti vedono quasi una luce in fondo al tunnel, ma c'è chi ancora rema controcorrente.
Le decisioni drastiche ed impopolari non piacciono agli italiani e apparentemente nemmeno all'esecutivo, ma Massimo Galli pensa che per il bene comune sia necessario imporre ai nostri cittadini il vaccino, senza se e senza ma. Durante la trasmissione, Galli ha dichiarato: "Temo si sia arrivati al momento delle decisioni e non dei continui rinvii. La decisione di non prevedere l'obbligo vaccinale è stata politica. E' un problema che riguarda tutto l'occidente. Nessun politico ha avuto la capacità di porre questo problema in modo definitivo con una decisione". Se ne lava le mani il noto professore, la colpa è tutta dei politici secondo lui. Il libero arbitrio a quanto pare non sembra essere contemplato dal dottor Galli, che addirittura ha affermato che senza obbligo vaccinale non usciremo mai da questa situazione. In un momento delicato come questo, in cui si cerca di non creare allarmismi c'è comunque qualche voce fuori dal coro. Uno degli altri temi trattati da Massimo Galli è quello del lockdown. Solo la parola fa venire i brividi agli italiani e rievoca brutti fantasmi del passato. Ciò nonostante, il professore ha detto che "e' necessaria una decisione per far marciare i paesi e non chiuderci in casa". Quindi, per Galli, o obbligo vaccinale o lockdown.
Un altro parere espresso dal professor Galli riguarda la variante Omicron. Gli studi effettuati ed i nuovi dati che provengono dal Sudafrica sono abbastanza incoraggianti. Massimo Galli, sebbene si fidi di questi dati, vuole prenderli con le pinze e non farli passare come certezza assoluta. Per il professore non siamo ancora in grado di dare delle certezze sulla nuova variante. La Omicron per Galli potrebbe certamente essere meno aggressiva e letale, ma è davvero troppo presto per dirlo. Non ci resta in questo caso che sperare sia così e intanto continuare a vaccinare a tappeto.
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