Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Covid, come affrontare il secondo Natale in pandemia: i consigli degli esperti

Il Natale è ormai alle porte e tutti si stanno preparando ai grandi pranzi o ai cenoni. Il Covid però non conosce ferie e quindi bisogna fare attenzione. Gli esperti consigliano di tenere massimo il livello di allerta, soprattutto nei confronti degli anziani

02 Dicembre 2021

Come affrontare il Covid durante le feste di Natale

Fonte: LaPresse

I casi di Covid aumentano e tutti sono terrorizzati in vista delle feste di Natale. Rispetto allo scorso anno la situazione è migliorata di molto grazie ai vaccini, ma resta alta l'allerta soprattutto a causa del proliferarsi della variante Omicron che si candida a diventare la più diffusa in tutto il vecchio continente.

Covid e Natale, il parere degli esperti: attenzione ai nonni

Gli esperti danno pareri abbastanza simili, alcuni sono un po' più severi riguardo le regole da rispettare, altri sono per la precauzione ma anche per vivere un Natale più sereno. Il filo conduttore che accomuna tutti sul dare pareri è uno: i nonni. Il Natale è una festa che si passa con i parenti e non possono mancare assolutamente i nonni, punto cardine di ogni famiglia italiana. Ebbene avere i nonni a tavola significa essere a contatto con delle persone anziane che sono spesso considerate come soggetti fragili. Gli esperti infatti hanno dato consigli sul contatto nonni-nipoti. Molti medici, come Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), hanno consigliato di separare le tavole, tornando a fare il tavolo degli adulti e quello dei bambini. In questo modo, durante il pranzo o la cena che implicano il non indossare la mascherina, i soggetti più giovani sono lontani dai nonni e quindi in caso di positività al Covid non dovrebbero trasmettere nulla. Ovviamente sarà fondamentale la mascherina in casa per incrementare la protezione contro il virus.

Tamponi e niente contatto fisico per bloccare la diffusione del Covid 

Al di là dell'argomento nonni, vi sono regole generali che alcuni medici consigliano fortemente di osservare. Roberto Cauda, direttore di malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, ad esempio ha suggerito di fare il tampone a prescindere dalla vaccinazione, per stare più sereni ed esseri quasi sicuri al 100% di non avere nulla. Il consiglio generale su cui tutti sono d'accordo è uno: evitare baci e abbracci. Ogni medico, professore o esperto ha consigliato fortemente di evitare questa pratica molto diffusa. Un bacio sulla guancia serve a fare gli auguri, ringraziare per un regalo ricevuto e tante altre cose. Ma di questi tempi, con il virus che corre, può significare anche aumentare la possibilità di contagio. La raccomandazione dei medici è dunque quella di trovare altri modi per dimostrare affetto e se possibile evitare ogni forma di contatto fisico. C'è però chi non è totalmente d'accordo con questa osservazione. Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, ha infatti dichiarato all'Adnkronos che "un abbraccio mancato a un nonno, a un parente, sotto Natale sia molto grave dal punto di vista sociale e psicologico. Io ritengo che ci siamo vaccinati per conquistare un po' di serenità".

Il vaccino contro il Covid è il regalo di Natale migliore che ci si possa fare

Per quanto riguarda il discorso serenità, è necessario fare riferimento ai vaccini. Grazie a quest'arma possiamo avere delle libertà in più ed evitare di passare un Natale in lockdown. I maggiori esperti, come i dottori Matteo Bassetti e Walter Ricciardi hanno fortemente consigliato di accelerare con le dosi "Booster", o anche dette terze dosi, agli anziani. In questo modo si potrà avere una maggiore copertura immunitaria in vista del Natale ed evitare che il virus si diffonda. Un altro parere arriva da Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata. Il dottor Minelli ha consigliato di organizzare pranzi e cene con abbastanza ospiti a tavola solo se si è tutti vaccinati con almeno una doppia dose. In questo modo il virus non dovrebbe circolare o quanto meno sarebbe meno letale.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x