02 Settembre 2021
Fonte: lapresse.it
Le manifestazioni contro l'introduzione del Green pass sui treni a lunga percorrenza sono state un flop? Non è d'accordo l'attore e regista Enrico Montesano, che guarda la vicenda da un altro punto di vista. "Sono stati furbi", lascia intendere Montesano, perché "conoscevano i rischi di scatenare il caos e rischiare, così, di passare dalla parte del torto".
Il discorso di Montesano desidera inoltre fare luce sulle generalizzazioni intorno al movimento No Green pass, che il tam tam mediatico aveva eletto a gruppo coeso e pericoloso, mentre alcuni politici minacciavano di denunciare eventuali atti violenti durante le manifestazioni sotto l'etichetta di "terrorismo".
Enrico Montesano è diventato presto uno dei volti della corrente No Green pass, dichiarandosi sempre a favore della libertà di non vaccinarsi. Anzi, come lui stesso spiega: "No vax...io non amo chiamarli così, perché sono piuttosto no terapie geniche". E aggiunge che le manifestazioni non hanno portato alla "devastazione e blocco dei treni" come auspicato in alcune chat Telegram per il semplice motivo che nessuno è disposto ad affrontare la legge e finire così nel torto.
"I No Green pass anno capito che se entrano in quella dimensione sono fritti, perché cadono nel torto. Bisogna evitare assolutamente lo scontro", racconta l'attore, che ha sempre esposto al pubblico le sue motivazioni contro l'obbligo vaccinale. E attacca la posizione dei media che hanno generalizzato sul gruppo delle persone contrarie alla certificazione verde: "Ci sono delle frange estremiste, ma i resistenti consapevoli non sono certo così. Quelle sono frange di estrema destra, non invitate ed inserite non so da chi, che spingono verso la violenza, ma non fanno parte del movimento popolare pacifico dei consapevoli, che sono persone tranquille, padri, madri, studenti, gente comune che vuole semplicemente poter essere libera di scegliere".
"Bisogna stare calmi, restare sereni": così Enrico Montesano parla a chi come lui si oppone all'obbligo vaccinale e chiede che vengano rimosse le restrizioni intorno al Green pass. "Questo è un movimento di resistenza e pacifica disobbedienza civile. Bisogna dunque non cadere nel tranello, perché questo è esattamente ciò che aspettano e che vogliono provocare, per poi poter accusare di estremismo persone pacifiche", conclude.
Con Enrico Montesano si schiera una parte di liberali contrari alle restrizioni imposte dalla certificazione verde. Il Green pass impedisce dal 1 settembre l'accesso non solo a ristoranti (al chiuso), musei, eventi e palestre, ma ora anche ai treni a lunga percorrenza, agli aerei e alla scuola (docenti e personale Ata).
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia