06 Agosto 2021
Non solo arrivano più vaccini, ma arrivano anche più vaccini in grado di convincere anche i più scettici sulla possibilità di farsi somministrare una dose di siero anti Covid-19. Mossa fondamentale quella della Commissione Europea, che ha approvato il vaccino sviluppato da Novavax, azienda statunitense con sede nel Maryland, a Gaithersburg. Secondo l'accordo, il settimo di questo tipo siglato finora dall'esecutivo Ue, gli Stati membri potranno comprare fino a 100 milioni del vaccino di Novavax, con un'opzione per altri 100 mln di dosi nel corso del 2021, 2022 e 2023, una volta che il farmaco sarà stato approvato dall'Ema e dichiarato sicuro ed efficace.
Per Stanley Erck, presidente e Ceo di Novavax, "i dati clinici dei nostri trial mostrano una forte efficacia del vaccino contro le varianti rilevanti e quelle di interesse", pertanto "crediamo che il nostro vaccino candidato all'approvazione svolgerà un ruolo fondamentale nello sforzo per controllare la pandemia nell'Ue e in altre parti del mondo". Ed effettivamente il siero risulta essere efficace secondo i test anche contro le ultime varianti del coronavirus. Il titolo Novavax al Nasdaq è subito balzato sulla notizia dell'accordo con l'Ue e guadagna il 12,16% a 211 dollari, secondo dati MarketWatch.
L'accordo con la biotech Usa segue quelli già siglati dalla Commissione con AstraZeneca (multinazionale anglosvedese), Janssen Pharmaceutica (gruppo J&J, Usa), BioNTech-Pfizer (tedesca la prima, Usa la seconda), Moderna (Usa), tutti vaccini approvati dall'Ema e in somministrazione da tempo, e con Sanofi-Gsk (Francia-Regno Unito) e CureVac (Germania), i cui vaccini non hanno ancora ricevuto il via libera. Il vaccino di CureVac è in rolling review da febbraio, quello di Sanofi dal 20 luglio.
Ma, soprattutto, l'accordo con Novavax aggiunge alla platea dei vaccini disponibili per i cittadini europei un siero di tipologia diversa. Il siero sviluppato da Novavax è infatti a base di proteine e molto probabilmente sarà il primo di questo tipo a essere approvato contro Sars-CoV-2. Non si tratta dunque di un vaccino a vettore virale, né di uno a mRna o a virus inattivato. Il vaccino di Novavax introduce nell’organismo la proteina Spike messa a punto in laboratorio e mixata con un adiuvante a base di saponina che serve per stimolare il sistema immunitario innato.
Secondo diversi esperti, si tratta di una tipologia di vaccino in grado anche di tranquillizzare diversi scettici e no vax, timorosi dalla tipologia nuova o "sperimentale" dei sieri anti Covid. La tecnica utilizzata da Novavax è infatti utilizzata da più di trent’anni e ha permesso di produrre vaccini oggi usati anche per proteggere i neonati, senza il rischio di effetti collaterali di rilievo, contro l’epatite B, il meningococco B, l’herpes zoster e l’Hpv.
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