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Si è svolta a Riccione l’Assemblea Nazionale del Ciclismo ACSI, che ha visto la partecipazione dei responsabili provinciali e regionali provenienti da tutta Italia

L’ACSI ha confermato la propria disponibilità al dialogo costruttivo con la FCI, ma escludendo ogni forma di accordo basata su imposizioni o concessioni

10 Novembre 2025

Si è svolta a Riccione l’Assemblea Nazionale del Ciclismo ACSI, che ha visto la partecipazione dei responsabili provinciali e regionali provenienti da tutta Italia

Si è svolta a Riccione l’Assemblea Nazionale del Ciclismo ACSI, che ha visto la partecipazione dei responsabili provinciali e regionali provenienti da tutta Italia. L’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto, analisi e coesione del movimento, in un contesto reso complesso dalle recenti vicende con la Federazione Ciclistica Italiana (FCI).
L’Assemblea ha preso atto, con piena consapevolezza, della situazione venutasi a creare a seguito della sospensione e della successiva gestione della convenzione da parte della FCI, in un momento delicato per il rinnovo delle affiliazioni per l’anno 2026.
I presenti hanno unanimemente stigmatizzato i comportamenti e le comunicazioni federali, giudicandoli contrari allo spirito di collaborazione, alla trasparenza e ai principi di lealtà sportiva che dovrebbero ispirare ogni Organismo nell’ambito dell’Ordinamento Sportivo Italiano, con eventuale disinformazione di ciclisti ed organizzatori.
L’Assemblea ha ritenuto pertanto non più percorribile la strada della sottoscrizione di nuove convenzioni, laddove esse prevedano vincoli o imposizioni di carattere unilaterale da parte della FCI, incompatibili con l’autonomia, la dignità e la funzione istituzionale degli Enti di Promozione Sportiva.
L’ACSI ha confermato la propria disponibilità al dialogo costruttivo con la FCI, ma escludendo ogni forma di accordo basata su imposizioni o concessioni.
Nel corso del dibattito è emersa la volontà di valutare accordi diretti di reciprocità tra Enti di Promozione Sportiva, finalizzati a garantire la piena partecipazione degli atleti e delle società alle manifestazioni ciclistiche, senza la mediazione o autorizzazioni estranee alla volontà dei singoli EPS, nel rispetto dell’Ordinamento Sportivo.
Una prospettiva che mira a rafforzare la coesione e la sinergia tra gli EPS, restituendo al movimento amatoriale la sua dimensione autentica di libertà, collaborazione e pluralismo sportivo.
L’Assemblea ha riconosciuto che, nonostante le difficoltà, la situazione attuale ha reso ancora più evidente la solidità e la credibilità del modello ACSI, fondato su prossimità, competenza, qualità organizzativa e attenzione alle persone.
L’ACSI ha dimostrato di saper gestire il ciclismo amatoriale con efficacia, sicurezza e trasparenza, ricevendo la fiducia delle società, degli atleti e delle istituzioni territoriali. L’Assemblea ha in ultima analisi espresso la volontà di ricompattare il movimento ciclistico ACSI e di proseguire con determinazione verso un 2026 certo, duraturo e proficuo, nel segno della crescita, della stabilità e della continuità. E' stato deliberato di mantenere invariate le quote di affiliazione e tesseramento anche per la stagione sportiva 2026, in continuità con quanto stabilito per il 2024 e il 2025.
L’obiettivo comune resta quello di costruire uno sport aperto, inclusivo e sostenibile, dove prevalgano la passione, la correttezza e il rispetto reciproco.

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