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Costiera Amalfitana, è qui il paradiso? Potete giurarci! Soprattutto in estate, quando fioccano tanti appuntamenti magici tra mare, fiori e…”pezze”

Lirica, jazz, teatro, libri. Mentre gli orchestrali si svegliano di notte, la tarantella infuria e i ‘misfatti’ si consumano in salsa di pomodoro…

25 Giugno 2025

Costiera Amalfitana, è qui il paradiso? Potete giurarci! Soprattutto in estate, quando fioccano tanti appuntamenti magici tra mare, fiori e…”pezze”

Amalfi, fonte: Pixabay

I suoi tramonti sono poetici da spezzare il cuore. Le scogliere vertiginose nei flutti color inchiostro sono una roba da "sogno o son desto?". Gli eventi estivi sfruttano una cornice naturale che ne centuplica la suggestione e li rende esagerati. Eh sì, basta vederla una sola volta nella vita, la divina Costiera Amalfitana. Poi si è rovinati, fritti, caput. E non resta che un desiderio: tornare!

E quale occasione più ghiotta del “Praiano Chambre and Jazz Music Festival”? Fino al 25 ottobre, nel bellissimo borgo arroccato tra rocce e mare, si alterneranno musica da camera, fantasie pop, jazz Anni ’20 e ’30, melodramma e diverse chicche indimenticabili come il concerto per flauti il 6 agosto, mentre si dileguano le ombre notturne e sorge l’alba, o lo struggimento dei mandolini e dei liuti nella serata dell’11 agosto. Il tutto sotto un diluvio di classico, romantico, contemporaneo, da Morricone a Rota, da Liszt a Tchaikovsky, da Beethoven a Verdi e a Rossini. Immaginatevi anche la luna e le stelle, e abbiamo detto tutto.

Ma il brio, gli spettacoli, le iniziative fervono ovunque. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. “Le Notti Azzurre” trasformano il pittoresco abitato marinaro di Cetara, fino al 31 agosto, in un palcoscenico a cielo aperto di teatro, opera lirica, eventi sportivi e incontri culturali. E Minori, dominata dall’imponente cattedrale dell’amatissima patrona Santa Trofimena, ospita attualmente il set cinematografico di “A Taste for Murder”: originalissima serie crime ambientata tra Capri e la Costiera, con omicidi legati ai piatti tradizionali della cucina italiana, un giusto mix di sapori, misteri e location favolose, e volti televisivi molto noti come Phyllis Logan, l’imperturbabile governante Mrs Hughes di “Downton Abbey”, e Cristiana Dell'Anna, a lungo nel cast della napoletanissima soap “Un posto al sole”.

Non perdetevi, fino al 10 luglio, la XXXIII edizione di “Mare, Sole e Cultura” nell’incanto di Positano: storico salotto con scrittori, artisti, intellettuali, questa estate incentrato su speciali omaggi per Elsa Morante a quarant’anni dalla scomparsa. Il borgo, tutto intorno, fa perdere la testa. È lussuoso e snob, con i suoi mille vicoli a gradoni che precipitano dall’alto fino alla Spiaggia Grande in un’esplosione di colori, arte, locali chic. E le sue “pezze” rappresentano un must insuperabile fin dal 1960, quando il paese fu il primo ad importare il bikini dalla Francia: a dispetto del nome vagamente dispregiativo, sono capi raffinati e costosi, dai variopinti camicioni ai parei in cotone o lino, e straripano da ogni boutique accanto agli inconfondibili sandali fatti su misura con swarowski, perle, conchiglie.

Dopo lo shopping, è d’obbligo il giro canonico delle mete più gettonate: via mare (opzione consigliata per i più prudenti) o via terra (opzione per i più spericolati, infatti, qui le curve della strada sono un vero spauracchio, Tom Cruise, è vero, in uno dei suoi film dice che il più grande desiderio della sua vita è "correre in moto sulla Costiera Amalfitana", ma lui è Tom Cruise, e voi invece, anche se non siete napoletani, potreste ritrovarvi ad invocare San Gennaro …). Ma insomma, ne vale la pena! Infatti a 16 km appare Amalfi, splendente e prodiga di prelibatezze. Dal 12 luglio al 26 agosto propone l’”Amalfi Summer Fest 2025” mescolando allegramente pop, funk, rap, jazz, swing. E intanto, davanti al Duomo, l’antica Pasticceria Pansa sforna la sua mitica Sfogliatella Santarosa con amarene candite (il dolce più succulento della zona) e il borgo rientra orgogliosamente nel Registro dei Paesaggi Rurali: prestigioso riconoscimento che premia l’opera titanica dei suoi contadini-marinai, da secoli in lotta con la montagna per strapparle i tipici terrazzamenti sospesi e produrre l’eccezionale “sfusato” Igp, un limone esasperato, grande il doppio del normale e impregnato dell’inconfondibile aroma dei pini.

Tornanti da capogiro s’inerpicano poi fino all’aristocratica Ravello. Qui Villa Cimbrone, che ammaliò Greta Garbo, Winston Churchill, Salvador Dalì, si aggiudica la palma del belvedere più strabiliante di tutta la Costiera, a 350 metri di altezza. Il Complesso Monumentale dell’Annunziata è lo scorcio più fotografato dai turisti, con le due cupole inimitabili, forse le più celebri del pianeta, affacciate sull’acqua. E Villa Rufolo accoglie la 73° edizione del “Ravello Festival” dal 6 luglio al 25 agosto: 15 grandiosi concerti di musica lirica e sinfonica, compreso l’appuntamento più atteso, il “Concerto all’alba” dell’11 agosto, quando l’orchestra segue il sorgere del sole in un crescendo travolgente. Attenti, è una levataccia - inizia alle 5,15 - ma i brividi sono assicurati.

Dalle terrazze ravellesi si scorge inaspettatamente, tra tante minuscole spiaggette, l’unico arenile ampio e lungo della Costiera: Maiori, che ci tenta con l’ombroso Lungomare Amendola e con le mulegnane (melanzane) al cioccolato - dessert maiorese per antonomasia - in un fascino placido e retrò. In direzione opposta, sull’alta penisola tuffata nel Golfo di Napoli, spuntano le rose, camelie e bouganville della poetica Sorrento

Qui la Costiera, per così dire, fa il botto. E impone alcuni diktat indiscutibili: 1) perdersi tra le caratteristiche botteghe di mobili intarsiati; 2) prenotare uno spettacolo nel singolare Teatro Armida che da oltre 20 anni allestisce sempre lo stesso, unico show, il Sorrento Musical, con canzoni, costumi partenopei e scatenate tarantelle nel martellare dei tamburelli; 3) gustare un piatto di cremosi cannelloni (inventati a Sorrento nel 1870); 4) passeggiare per via Vittorio Veneto fino a un imponente edificio ottocentesco immerso tra palme lussureggianti. Cos’è?! Ma è l“Imperial Hotel Tramontano”: è l’icona di queste coste dalla bellezza senza pari e sulla sua terrazza strabiliante non a caso i fratelli De Curtis composero “Torna a Surriento” nel 1902. Tornare, appunto, come si diceva all’inizio. E poi il testo è categorico: anche chi ha girato “tutto 'o munno”, il mare “nun l'ha visto comm'a ccà”. Traete le vostre conclusioni.  

Di Carla Di Domenico

 

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