24 Giugno 2025
Cosa vuol dire vestire un bambino? Per Gensami, non è solo questione di stile: è un gesto d’amore, un messaggio che passa attraverso la materia, la luce, il tempo.
A Milano si è conclusa oggi la Settimana della Moda maschile, tra sfilate, eventi e super ospiti. Ci sono però brand che, a distanza di tempo da un’edizione del Pitti assai interessante per le novità presentate, fanno ancora parlare di sè. E’ il caso di Gensami, un progetto che parla sottovoce ma arriva dritto cuore: brand milanese di maglieria Made in Italy, ha svelato poco tempo fa in anteprima la sua collezione Primavera/Estate 2026. Non una semplice linea di abiti per bambini, ma un invito a riscoprire il valore delle cose fatte bene e delle emozioni custodite nei dettagli.
Il filo giallo – discreto, poetico – corre lungo ogni capo come un pensiero gentile. È posto sul lato sinistro, lì dove batte il cuore, e rappresenta quel raggio di sole che lega le persone che amiamo. Simbolo identitario del brand, diventa chiave di lettura dell’intera collezione, unita dal desiderio di trasformare il vestire in un gesto affettivo, quasi rituale.
Il tema della luce ritorna nella nuova linea “Zig & Ray”, ispirata alla rifrazione solare: motivi a zigzag attraversano filati pregiati in maglie che sembrano vibrare, accendendo il guardaroba estivo di energia e movimento. La luce, qui, non è solo ispirazione: è materia viva, forma visiva di un legame.
Ma c’è anche un altro legame, più silenzioso e profondo, che Gensami esplora: quello tra tessuto e maglieria, tra il fatto a mano e l’innovazione. Il risultato è una collezione che si tocca con gli occhi e si guarda con le mani: pizzi floreali 3D, completi newborn dalla texture sensoriale, abiti che sembrano respirare insieme al corpo. Un’estetica che non sacrifica il comfort, pensata per accompagnare il movimento naturale dei più piccoli con rispetto e delicatezza.
La scelta di materiali naturali certificati, la produzione locale e artigianale, la tracciabilità totale dei filati: tutto contribuisce a una sostenibilità che è anche emotiva, perché i vestiti Gensami non sono concepiti per essere consumati in fretta, ma per durare, per essere tramandati. Ogni capo è una piccola eredità, che porta con sé storie, mani, affetti.
In un mondo della moda che spesso si limita all’apparenza, Gensami sceglie di raccontare ciò che si intreccia sotto la superficie: la connessione, il legame tra chi crea e chi indossa, tra passato e presente, tra un abbraccio e un’idea. La collezione SS26 è una carezza tessile, un raggio di sole che resta.
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