05 Maggio 2025
Se siete escursionisti provetti, i polpacci muscolosi non vi difettano e le sfacchinate sotto il sole vi fanno un baffo, allora le Cinque Terre vi aspettano a braccia aperte. Infatti, in occasione del “Maggio dei Parchi di Liguria 2025” e della "Giornata Europea dei Parchi" (24 maggio), programmano molte iniziative a tema lungo i loro ripidi sentieri, sospesi sul mare, fino al 2 giugno.
Per esempio, “La Via della Natura” il 22 maggio. Occhio, la camminata dura 3 ore e 45 minuti, però è splendida e approda a Monterosso dopo aver valicato erte falesie e crinali rocciosi: una cornice scenografica dove Eugenio Montale compose parte delle sue liriche, poi raccolte in “Ossi di seppia”.
Il 6 giugno, non a caso, Monterosso propone anche “Angoli di poesia”, trekking guidato sulle tracce del Premio Nobel genovese che trascorreva qui l’estate. Si può vedere la sua villa liberty (non visitabile) e respirare l’atmosfera trasognata del Parco Letterario che gli è stato intitolato a 40 anni dal Nobel del 1975, magari rileggendo i suoi versi che racchiudono tutta l’anima delle Cinque Terre (“Meriggiare pallido e assorto/ presso un rovente muro d’orto,/ ascoltare tra i pruni e gli sterpi/schiocchi di merli, frusci di serpi…”).
Stessa suggestione per il percorso “La Via dei Ciàn” da Manarola a Corniglia il 24 maggio (allegri, ve la cavate con due orette e mezza…) per scoprire i caratteristici terrazzamenti che, da secoli, vengono strappati a questi picchi impervi e coltivati a vigna con fatica immane. I viticoltori, qui, sono veri funamboli, sono stati addirittura definiti “angeli matti”, ma ben venga la loro “follia” perché producono Sua Maestà lo Sciacchetrà, un passito insuperabile: Pascoli lo amava, D’Annunzio lo riteneva ‘sensuale’, è ambrato, profumato, versatile, e sicuramente lo apprezzerete sia con il formaggio che con il dessert.
Magico anche l’appuntamento “Foraging al tramonto”, sempre a Manarola il 31 maggio: 3 ore di scarpinata non ve le toglie nessuno, però, mentre le meravigliose scogliere scivolano lentamente nella trasparenza della sera, una guida vi spiegherà i benefici delle erbe incontrate lungo il cammino e il loro uso nella cucina locale. Infatti “foraging”, per dirla pane al pane e vino al vino, non è altro che andare per rughetta e cavolicelli come facevano le nonne, ma certo questo anglicismo fa molto più fino (e poi il corrispondente italiano è davvero inquietante, “alimurgia”, figuriamoci, “alimurgia al tramonto”…roba da far spaventare i bambini, e al tour probabilmente non si prenoterebbe nessuno…).
Insomma, siamo in un paradiso di passeggiate ed escursioni: 48 sentieri e 5 minuscoli borghi, ma il loro incanto non si può misurare con la freddezza dei numeri, si può soltanto subire tra insenature frastagliate, vigneti a strapiombo, aromi di corbezzolo, timo, rosmarino.
Dopo 12 anni è stato appena riaperto il Sentiero dell’Amore che va da Riomaggiore a Manarola con un percorso agevole e pianeggiante (miracolo!) di 1 km: è regolato da prenotazione obbligatoria e bisogna pure pagare un ticket d’ingresso, ma tutto ciò non scoraggia gli innamorati che, come “Les Amoureux” creati nel 1942 dal celebre disegnatore Raymond Peynet, accorrono a frotte per sospirare languidi e guardarsi con occhi a cuoricino di fronte a questo panorama mozzafiato.
La fittissima rete di mulattiere regala poi vedute indimenticabili: dal Sentiero Verde Azzurro che collega a mezza costa tutti i cinque paesini, all’Alta Via Cinque Terre che corre lassù, sulla cresta dei monti, ed è ideale per la mountain bike tra pinete e leccete ombrose. E a Vernazza si può nuotare ammirando una poetica statua mariana sommersa o praticare snorkeling osservando il limpidissimo fondale.
Per tutti i gusti, gli appuntamenti di “Walking Park” fino al 31 ottobre: 150 gite, pedalate, visite ai borghi, approfondimenti artistici e letterari, tra soste in cantina con degustazioni e lezioni per imparare a preparare il pesto. Tra i tanti, a Riomaggiore, il 20 maggio, “Tour al tramonto sulle orme dei pittori” (wow! è facile e adatto a tutti) per scovare gli scorci che hanno ispirato Telemaco Signorini - bellissime le sue “macchie” a forti contrasti di luci ed ombre - e molti artisti del Novecento.
Riomaggiore s’inerpica tra due file compatte di case arroccate e multicolori, e vanta nelle vicinanze il trecentesco Santuario della Madonna di Montenero: è una tappa del magnifico Sentiero dei Santuari che riunisce, inoltre, quello della Salute a Manarola, di San Bernardino a Corniglia, di Reggio a Vernazza e di Soviore a Monterosso, a picco tra cielo, mare, oliveti, casolari. N.B. Non vi soffermate troppo, il misticismo è tale che potrebbe venirvi il desiderio di prendere i voti…
Conclusione, sali e scendi, sali e scendi. E così l’immaginario collettivo decreta che le Cinque Terre non sono pane per i pigroni - pensate soltanto a Corniglia che ‘terrorizza’ i turisti con la sua scalinata “Lardarina” di 33 rampe e 377 gradini - le Cinque Terre sono il regno dei palestrati (quelli che si comprano la borraccia all’ultimo grido, sì, e gli scarponcini che più performanti non si può…). Ma consideratele da un’altra prospettiva: rilassati all’ombra, ascoltando lo stormire del vento e assaggiando le specialità tipiche, pansotti con salsa di noci, sgabei di pasta fritta, pesto, acciughe, miele, agrumi che danno marmellate e distillati, vernaccia già nota al Boccaccio e citata nel Decamerone. Naturalmente con un libro di Montale in mano. Forse butterete alle ortiche i bastoncini da trekking…
Di Carla Di Domenico
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