10 Marzo 2025
Lei toglie le mani dalle sue tasche e lo guarda.
Lui resta un po' interdetto facendo finta di no.
Lei resta col suo sorrisetto, gira sui tacchi e gli dice
Dammi un momento
E si invola fuori dal salone principale.
Lui rimane per troppo tempo fermo lì come un deficiente, poi si risveglia come da un piccolo caso ischemico e recupera un bicchiere di Coca-Cola, non trovando più il suo bicchiere e neanche il fratello del Bertelli, partito in teoria a trovargli un'altra coppa di spumante.
Lui in verità avrebbe anche un po' fame ma evita il ricco tavolo imbandito. Qualcuno lo saluta e una tipa gli attacca simpaticamente bottone. Si aggiungono anche altri due a parlare di scemenze divertenti. Lui ovviamente butta un occhio sui disimpegni.
Dopo una decina di minuti si disimpegna anche lui, non vedendola tornare, con una minima dose di apprensione. Si guarda in giro, ma niente, lei non c'è, non la vede. Dove cazzo è andata, boh. Sarà in bagno, presumibilmente.
Imbocca una delle anticamere e cerca i bagni. Ce ne sono due al piano terra. Uno è libero ed apre la porta; dentro nessuno. L'altro, vicino alla cucina, è occupato e lui bussa ma risponde una voce maschile. Lui butta un occhio anche negli altri locali, ma non la vede. La cucina è piena di gente, ma niente, lei non è lì. Lo scaloncino che porta al pian di sopra della villozza è poco frequentato poiché i più sono nel salone principale, ma arrivano luci e voci anche dal piano superiore, quindi pur non avendo familiarità col luogo né col proprietario della villa lui si sente senz'altro autorizzato a salire le scale, all'esplorazione del piano e alla subitanea ricerca di lei.
La villozza ha solo due piani: il secondo sono camere da letto e bagni. Di nuovo, lui cerca prima nei bagni: ci sono alcune persone che vanno e vengono non si capisce da dove... un bagno è occupato ed uno è vuoto; quello occupato ha la porta socchiusa, lui la apre con cautela e trova una simpatica ragazza un po' sovrappeso che si lava le mani nel lavandino e gli offre gentilmente di condividerlo. Lui accetta cortesemente e lavandosi le mani scambia due parole veloci con la grassottella. Poi la saluta e punta due presumibili camere da letto dirimpetto al bagno da cui è appena uscito.
Ci sono anche altre tre camerette al piano, ma una sembra più un ripostiglio, poiché sta in un angolo. Lui apre la porta più vicina al ripostiglio, e vede una cameretta con il letto singolo pieno di cappotti, illuminata da una luce fioca proveniente da una lampada a piantana. Lui richiude la porta e prova nella stanza successiva, anche qui non chiusa a chiave. Vi è un letto matrimoniale, di quelli con la testata in legno vetusto ed in stile campagnatico, in una stanza più ampia, ma buia, anche con le tapparelle abbassate. Lui accende la luce dall'interruttore, ci mette il naso dentro ma non sembra esserci nessuno. Richiude la porta e apre la porta accanto. C'è una coppia seduta su due poltroncine probabilmente intenta a dirsene. Nessun altro in vista; certamente non la ragazza che cerca lui. E va verso la altra porta di fronte, in fondo al corridoio, quella che parrebbe da fuori essere una camera da letto padronale.
La porta si apre senza ulteriore sforzo e la luce arriva da un comodino, accanto ad un altro letto matrimoniale, stavolta con una testata sempre in legno, ma in stile Decò, seppur privato della parte anteriore, che vede viceversa davanti un largo pouf in raso capitonné. Le tende sembrano anch'esse in raso dello stesso colore, forse un grigio azzurro, a giudicare dal taglio di luce che arriva da uno dei due comodini con due lampade identiche in opalina, di cui una accesa. Nel letto, sdraiata di spalle, c'è una ragazza, ed è LEI.
Sotto una specie di trapunta, ma con le spalle scoperte, sia dalla trapunta che dai vestiti. Sta dormendo? È un pochino rannicchiata col naso forse sprofondato in un cuscino; lui da dietro lo può intuire. Però essendo parzialmente svestita istintivamente lui si chiede al volo che senso abbia che si sia spogliata avendo avuto un colpo di sonno così improvviso. Strano.
Cosa fare in una situazione del genere non è ben chiaro a chiunque abbia un minimo di buona educazione, pur dopo essersi sentiti dire solo un quarto d'ora prima "dammi un momento", come per andare a fare la pipì.
Andare via e richiudersi la porta dietro non parrebbe il caso; almeno sincerarsi che sia veramente addormentata e che viceversa non sia una trappola eccellente.
Lui rimane un attimo a pensarci, poi si avvicina. Rimane in piedi al bordo del letto, come un pistolero pronto a sfoderare la Colt in caso di mossa dell'avversario. La ragazza rimane di spalle, muta.
Gli attimi prima di sparare in un duello all'O.K. CORRAL sono sempre attimi lunghi una vita, e lui ha la mano dritta sul calciolo del revolver.
La voce di lei risulta subito bassa e quasi supllichevole, cosa decisamente inaspettabile, nonostante il tono comunque ironico
Ti prego, non strappare via questo piumone per fare il gorilla; sono nuda sotto e ho freddissimo
Lui per un puro dispettino si china e abbassa lievemente il piumone disvelando fino quasi al fondoschiena, vedendola con gran soddisfazione rabbrividire e rannicchiarsi ancora di più.
La voce di lei, senza ancora girarsi a guardarlo, resta sempre canzonatoria, ma segnatamente più roca
O mi abbracci o mi fai crepare di freddo. Scegli
Lui è in una posizione difficile: in casa del fratello di un suo conoscente, presumibilmente nel suo letto, già essere lì è in violazione palese di ogni regola di bon ton, e con una ragazza nuda dentro poi. Sarebbe già brutto salire sul letto con tutti gli stivali con gli speroni, il cinturone, o anche solo con le sue Brogue inglesi, oppure spogliarsi lui stesso e buttarsi addosso alla ragazza... Ma come si fa. Gli viene da dire e dice
Adesso se ci becca il padrone di casa ci caccia a colpi di forcone
No. È un mio amico, mi perdonerà
Ma a me no però
Lei si gira, finalmente, e si tira su dal piumone, scoprendosi fino all'inguine
Sicuro?
Lui si toglie giacca, cravatta, cardigan, camicia, cinturone e pure la cartucciera del Winchester, il fucile e la sella all'americana dalla spalla con tutti i finimenti, da bravo Wyatt Earp di Mondovì.
Si para davanti a lei quasi completamente svestito, aspettandosi da un momento all'altro di essere buttato fuori a calci dal padrone di casa, sopraggiunto improvvisamente avvisato da qualcuno, o semplicemente smascheratissimo da qualche ospite festaiolo coi cappotti da depositare, sbagliata la stanza.
Ma adesso è lei che lo guarda, e lui è senza nulla addosso tranne i boxer bordeaux, i più brutti che ha, oltretutto, pure un po' stinti.
Lei si china su di lui e gli mette una mano al di sotto dei boxer, prendendolo su. Poi lo guarda, come dire "potevi anche toglierteli", ma lui essendo scemo pensa che lo voglia sfottere per la bruttezza della sua mutanda. Ma lei non lo fa, si lecca le labbra invece, e poi lo guarda con quegli occhi un po' da inafferrabile cinese. E stavolta lui sa bene cosa fare.
Di Lapo Mazza Fontana
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