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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Archiviato il matrimonio con il principe Giovanni Gaetani dell’Aquila d’Aragona, Ginevra Elkann si consola con il figlio dell'ex presidente Rai Enzo Siciliano

La rampolla di Casa Fiat, figlia di Alain Elkann e Margherita Agnelli, dimentica l’ex marito, e i guai dell’eredità Agnelli, con Bernardo Siciliano

15 Dicembre 2024

Ginevra Elkann

Ginevra Elkann

Quale migliore strategia per affrontare il mare in tempesta (e che tempesta!) abbracciando un nuovo amore? Sembra questa la risposta di Ginevra Elkann alla fine del matrimonio con il principe romano Giovanni Gaetani dell’Aquila d’Aragona (dal quale ha avuto i tre figli Giacomo , Pietro, e Marella) e sul fronte ereditario alla battaglia che la madre Margherita Agnelli ha scatenato nei confronti dei figli di primo letto, in cui appunto rientra Ginevra, con nuovo “amore”. Non sappiamo se tale sia, ma sicuramente del tenero c’è, viste le foto pubblicate dal settimanale “Oggi”, in edicola da giovedì 12 dicembre, che ritrae Margherita e Bernardo Siciliano, di professione pittore, in atteggiamenti amicali a bordo di una Fiat Panda. E non importa che a consolarla sia un uomo molto più grande di lei, che di anni ne ha 45, mentre lui 55, e che nelle sue vene non scorra sangue blu.  Certamente Bernardo Siciliano, seppur privo di blasone, a differenza del primo marito di lei, appartiene ad una famiglia di intellettuali. E’ infatti figlio di Enzo Siciliano, scrittore ed ex presidente della Rai. Le foto sono state scattate al termine di una serata conviviale alla presenza del premio Oscar Paolo Sorrentino che era con la moglie. Ginevra cerca di dimenticare le beghe legali che la coinvolgono insieme ai due fratelli. E’ notizia proprio di questi giorni che il Tribunale di Torino ha accolto la richiesta dei legali di Margherita Agnelli di acquisire nel giudizio anche gli atti del procedimento penale. Una novità non da poco in quanto le carte del processo penale in cui gli Elkann e altri indagati rispondono parlano di dichiarazione fraudolenta, truffa ai danni dello stato e falso ideologico, e provano a documentare la residenza in Italia di Marella Caracciolo e non in Svizzera, nodo cruciale anche del giudizio civile. Nella prima ipotesi, il giudizio verrebbe regolato dal diritto italiano e non da quello svizzero. E se venisse dimostrata la natura fittizia della residenza svizzera di Marella Caracciolo, perderebbero valore anche gli accordi sottoscritti in terra elvetica in cui Margherita rinunciava alle partecipazioni nelle società di famiglia e a ogni pretesa riguardo alla successione del padre e della madre in cambio di beni valutati all’epoca oltre 1 miliardo di euro. Accordi successivamente disconosciuti da Margherita, convinta di essere stata messa all'oscuro del reale patrimonio di famiglia.

 

 

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