14 Ottobre 2024
Forse discende dal Capodanno celtico detto Samhain, forse deriva dai riti romani della dea Pomona o dei Feralia consacrati ai defunti, forse scaturisce da festività cristiane che si sono innestate su quelle pagane…ma lasciamo gli studiosi ad accapigliarsi su questi dilemmi seriosi e concordiamo piuttosto che oggi Halloween è una ricorrenza ironica, giocosa, volta a sdrammatizzare il mondo dell’aldilà e occasione d’incontro per amici burloni e bimbetti mascherati, annunciati dal motto-tormentone “dolcetto o scherzetto”.
Numerosi gli eventi a tema da nord a sud con vampiri, maghi e streghe, in testa quelli organizzati a Roma nel parco divertimenti Cinecittà World: dal 25 al 27 ottobre gli “Stranger Days” dedicati alle creature mostruose e alle oscure dimensioni parallele della fortunatissima serie Stranger Things, e fino al 3 novembre visite nella Horror House sui set dei film più spaventosi, soste nell’Hotel Transilvania o nell’Ostello Maledetto dove si celano sorprese da batticuore, spettacoli live come “Zombie Walk” e il buffissimo “Funeral Party” per ‘godersi’ da vivi le proprie esequie (dopo, sarebbe materialmente impossibile…), verificando “se la gente poi piange davvero” come diceva la canzone di Enzo Jannacci…
Anche un bel fine settimana inquietante e surreale ad Hallowen ci sta proprio bene, anzi è la morte sua - è il caso di dirlo - perché alcune città sono fatte apposta per spaventarci. Per esempio Torino, cabalistica per eccellenza, con la statua della Gran Madre che regge (dicono) il Santo Graal e il Museo Egizio secondo solo a quello del Cairo con le sue mummie e sfingi imperscrutabili, e in più una caccia al tesoro "indiavolata" nel centro storico il 27 ottobre con tanto di secolari manoscritti, omicidi e setta esoterica, oppure Viterbo dove il fantasy vi verrà servito tra buie cornici medievali, guerrieri, mostri e miracoli.
Come scenario gotico la città laziale è il top: archi, torri e vicoli in tetra pietra grigia quanti se ne vuole, dal Palazzo dei Papi al Quartiere San Pellegrino, genere “Il nome della Rosa”. Si visita il Museo dei Templari nato nel 2019, il primo in Italia con cimeli e armi di questi cavalieri avvolti da leggende tenebrose, e da lì si scende nella “Viterbo Sotterranea” (ingresso da Piazza della Morte, un nome un programma…) lungo gallerie e passaggi segreti di epoca etrusca. Una tappa nel Santuario che custodisce il corpo di Santa Rosa inspiegabilmente incorrotto dal XIII secolo, e poi sporgiamoci dal Ponte di Paradosso, sul Fosso della Mola: sotto, si dice, compare ogni tanto Trucche Trucche, un fantasma birbone, lesto di mano, simile al celebre “Munaciello” napoletano perché ruba stoviglie o panni lasciati incautamente sui davanzali - non tanto accattivante, però, a ben guardare, considerato che, ancora nel primo Novecento, girava un’apposita ronda per tenerlo lontano e rassicurare gli animi terrorizzati. In alternativa, Lago di Bolsena dove sull’Isola Martana apparirebbe l’ombra di Amalasunta regina dei Goti, o Sacro Bosco di Bomarzo creato nel ‘500 da Pirro Ligorio con orchi, arpie e draghi dal significato ermetico.
Spostiamoci in Friuli dove a Duino, provincia di Trieste, poetiche rocce bianche accompagnano anime tormentate. Non a caso la zona incantò Rainer Maria Rilke che compose qui le sue Elegie Duinesi. Il borgo è incastonato tra scogliere a picco nell’Adriatico, e il suo splendido Castello vanta un’atmosfera conturbante: infatti la famigerata Dama Bianca, uccisa dal bieco consorte, vagherebbe di notte nei vasti saloni per poi pietrificarsi all’alba, con un grido straziante, sulle circostanti falesie carsiche. In mezz’ora siamo a Trieste, una delle capitali europee dell’occulto, con la celebre Dama Velata che spunterebbe a farvi prendere un coccolone in piazzetta Barbacan e gli antichi palazzi dove si riunivano gli impenetrabili massoni, presunti praticanti di magia nera. A 10 km c’è la graziosa Muggia: non perdetevi la Calle del Ghetto con incisioni zoomorfe del ‘400, forse messaggi in codice o simboli alchemici che nessuno è mai riuscito a decifrare.
Ed eccoci ora a Fontanellato (Parma), con il navigatore impostato sul Labirinto della Masone. I labirinti, si sa, già di per sé sono luoghi per nulla rassicuranti - di solito non vi accade mai niente di buono, pensate ai sorci verdi che ha visto Teseo in quello del Minotauro - e questo è il più grande del mondo, con 200mila bambù, opere d’arte, una piramide che fa venire la pelle d’oca e sentieri dall’aria metafisica che sembrano sfidarvi a venirne fuori. Nella vicina Rocca Sanvitale le guide vi parlano di giovinette immaginarie, segni, ombre e rumori agghiaccianti. E la Fortezza di Bardi ospita anche i cosiddetti spiriti del Cavalier Moroello e della bella castellana Soleste - sarebbero stati perfino fotografati da intraprendenti ghostbusters. Tutti i Castelli del Ducato parmense si danno un gran da fare sul tema: lettura dei Tarocchi il 26 ottobre nella Rocca dei Terzi, divagazioni nell'Inferno dantesco al Castello di Contignaco il 26 e 27 ottobre, spettacolo "Alchimie di fuoco" nel Castello di Roccabianca il 31 ottobre con fachiri e mangiafuoco, delitto con Sherlock Holmes al Castello Pallavicino il 31 ottobre, pozioni e incantesimi di Bolly Potter, discendente del più noto maghetto Harry, al Castello di Tabiano il 1° novembre. Parma è a pochi km e nella Galleria Nazionale espone la Scapigliata di Leonardo: non si sa chi rappresenti, a cosa alluda il suo sorriso sibillino, quando fu realizzata e per chi…altri misteri, come è tipico dell’astruso genio di Vinci: lui sì, il più misterioso di tutti i tempi. E non per scherzo. E non soltanto ad Halloween.
Di Carla Di Domenico.
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