05 Luglio 2024
Con il Patrocinio del Ministero della Cultura (MIC), esce la nuova Guida ai Locali Storici d’Italia edizione 2024/2025, una incredibile raccolta di caffè, ristoranti, hotels e locali gourmet che raccontano di antiche famiglie imprenditrici e di spaccati di storie del nostro Paese.
Il valore della tradizione autentica, delle competenze e dei talenti, conservati e tramandati nel tempo per generazioni, non stanno ferme in un luogo ma viaggiano su e giù per l’Italia seguendo nel corso dei secoli le vicende e le radici culturali locali che creano un unicum di ricchezza e diversità di una ospitalità eccezionale, patrimonio intangibile dell’umanità.
La guida portata avanti dalla Associazione Nazionale Locali Storici d’Italia, tradotta in italiano e in inglese e da ora gratuitamente scaricabile dal sito localistorici.it o con la nuova App dedicata, segnala indirizzi che hanno saputo adattarsi ai cambiamenti dei tempi senza omologarsi, conservando antichi e prestigiosi locali che, senza snaturarsi grazie al senso di responsabilità dei gestori, sono pronti ad evolversi anche adesso al passo con i tempi.
Soggiornare, visitare e gustare i piatti e i prodotti di un locale storico d’Italia non sono delizia i sensi ma trova racconti ed esperienze strettamente connesse al patrimonio storico ed artistico nostrano, dove si incontrano aneddoti di personaggi e creativi che hanno fatto la storia e, prima di entrare nelle pagine dei libri, si sono fermati sui tavoli o nelle camere di questi luoghi di cultura e di politica.
Oltre alle storie sintetiche di ogni singolo locale, la guida contiene una serie di capitoli che mettono in evidenza i principali primati: dai più familiari ai più antichi, dai più cinematografici a quelli goliardici, ad esempio.
La stesura letteraria è a cura di Gabriele Conta e i disegni sono realizzati da Gianni Renna e Paolo Aiello.
Il grande primato della longevità è della famiglia Allegrina-Fontana, che dal 1702 e quindi da almeno 12 generazioni è proprietaria del Ristorante Corona di San Sebastiano Curone (Alessandria), seguita dalle dieci generazioni della famiglia Kühebacher dell’Hotel Cavallino Bianco di San Candido - Innichen (Bolzano) e dalle sette generazioni della Grapperia Nardini sul celebre Ponte di Bassano del Grappa (Vicenza), della Confetteria Romanengo di Genova, del Ristorante Erasmo di Ponte a Moriano (Lucca) gestito dalla famiglia Marcucci, dal Gran Caffè Renzelli di Cosenza e dal Caffè dell’Ussero di Pisa proprietà della famiglia Agostini Venerosi della Seta.
I locali più antichi sono Royal Victoria Hotel di Pisa del 1050, l’Hotel Cavalletto e Doge Orseolo di Venezia del 1200, la Locanda del Cerriglio a Napoli nata nel 1288 e l’Antica Locanda Mincio del 1407.
L’Antico Caffè Greco di Roma possiede oltre 300 opere esposte nelle sale, la più grande galleria d’arte privata aperta al pubblico esistente al mondo.
Il rito dell’aperitivo è stato inventato al caffè Camparino in Galleria Vittorio Emanuele a Milano all’inizio del Novecento.
Per citare solo alcuni degli esempi di tradizioni e cura familiari che hanno avuto un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’eccellenza nell’industria dell’ospitalità italiana, e che hanno il merito di proseguire fino il percorso tracciato dai predecessori, portando nel mondo le specialità d’Italia.
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