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La Notte Romantica, tra baci, arte e poesia il 22 giugno si celebra il fascino sorprendente dei Borghi più Belli d’Italia

Ghiottonerie a tema e un vademecum fitto di suggerimenti ci sveleranno insospettati manieri, incredibili cantine e teatri lillipuziani

24 Maggio 2024

notte romantica borghi (da Pixabay)

Il “bacio di mezzanotte” e il “pensiero d’amore” saranno i dessert creati appositamente per l’occasione, poi si organizzeranno cene a lume di candela, concerti, pièce teatrali, mostre e performance di danza, tutto tra vicoli pittoreschi e piazzette mignon: anche quest’anno, il 22 giugno, l’Associazione dell’Anci “I Borghi più Belli d’Italia” allestisce la “Notte Romantica”, suggestivo appuntamento nazionale che, giunto alla IX edizione, promuove le bellezze e il lirismo segreti di tanti paesini fuori dai percorsi turistici più usuali.

Sono 363, questi gioiellini inaspettati, e hanno appena accolto anche una new entry internazionale, San Marino dell’omonima Repubblica. Per scoprirli al meglio esce in concomitanza la XVII “Guida dei Borghi più Belli d'Italia 2024-2025. Il Fascino dell’Italia rivelata”, ricca di approfondimenti sulla loro storia, le curiosità, i piatti tipici, i tesori artistici, e si vara un’interessante iniziativa, la tessera ad hoc “Amici dei Borghi” che offre agevolazioni e sconti nei loro negozi, musei, ristoranti e strutture ricettive.

Ce n’è abbastanza per stuzzicare la nostra fantasia e invogliarci ad esplorare questo Medioevo da cartolina, questo XIII secolo forever, sempre punteggiato da castelli e vedute mozzafiato.

Partiamo per esempio dall’Umbria. Qui Bevagna docet e ingloba l’evento della “Notte Romantica” nella sua splendida manifestazione “Il Mercato delle Gaite” (19 - 30 giugno) imprimendovi un’atmosfera tutta dame, madrigali e cavalieri. Infatti, durante questa lunga festa spettacolare, il paese e i suoi abitanti precipitano a capofitto nei secoli passati come per un sortilegio del mago Merlino: abiti d’epoca, giullari, disfide con arco e frecce, palio dei 4 quartieri e botteghe che lavorano come un tempo cera, carta, seta. D’obbligo ammirare le gemme del borgo - piazza Silvestri, Chiesa di San Silvestro, Teatro Torti, Museo Civico - e gustare il piatto-principe, gli “gnocchi al Sagrantino”: in zona spopola questo eccellente vino rosso Docg, le cantine abbondano per ogni dove e ce n’è una, la sola al mondo, allestita addirittura dentro la monumentale scultura “Il Carapace” di Arnaldo Pomodoro.

Non mancano le altre mete affascinanti che intrigheranno e faranno la gioia dei più sentimentali, sia nella “Notte Romantica” sia in qualsiasi altro weekend perché i borghi sono accoglienti e magici in ogni periodo dell’anno. Così, sempre in Umbria, Monte Castello di Vibio affascina con il palcoscenico più piccolo del mondo nel goldoniano Teatro della Concordia, appena 99 posti e 100 mq. E Morolo, nelle Marche, conquista con la sua torre a sette lati disuguali, rarità assoluta, in un fiabesco contesto duecentesco tutto in miniatura, anche nel Santuario della Madonna della Salute dove si può entrare in pochissime persone per mancanza di spazio.  

E che dire di San Leo, in Emilia-Romagna? È “La più bella città d’Italia” secondo Umberto Eco, sullo sfondo di negromanti, santi e poeti. La sua posizione è strepitosa, a picco sulle colline del Montefeltro, e l’urbanistica stupisce: un’unica strada di accesso, una sola piazza, due chiese romaniche e poi la sorpresa! una Rocca del ‘400 gigantesca, un tempo carcere del fattucchiere Conte di Cagliostro - nella “Notte Romantica” dell’anno scorso vi ambientarono giustamente la visita guidata “Cagliostro e Serafina, storia d’amore e d’inganni - oggi è Pinacoteca e Galleria d’Arte. Il borgo favorisce il trekking tra sentieri boscosi perché è una tappa del ‘Cammino di San Francesco’ e regala una vera chicca a 15 km: il museo diffuso “I luoghi dell’Anima” voluto dal poeta Tonino Guerra, idillico tra le viuzze e i parchi di Pennabilli, con installazioni, dipinti e meridiane di artisti e artigiani locali.

Insomma, alto tasso di romanticismo ed emozioni nei borghi? Sì, sempre e comunque. Provare per credere. Si potrebbe addirittura fare un colpo di testa e non tornare più nelle grandi città...

Di Carla Di Domenico.

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