30 Aprile 2024
La Festa dei Lavoratori si celebra l'1 maggio di ogni anno, ecco la storia di questa giornata, il significato e perché si festeggia proprio in questa data. Alle sue origini c'è la lotta per la riduzione della giornata lavorativa. Lotta che poi si è allargata ad altri diritti dei lavoratori.
La Festa dei Lavoratori ha le sue origini in un periodo di significative e frequenti manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche durante la Rivoluzione industriale negli Stati Uniti d'America. A guidarle erano i Knights of Labor, ossia l'Associazione dell'Ordine dei Cavalieri del Lavoro americano.
La sua storia ha inizio a Chicago, in Illinois, dove nel 1866 fu approvata la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere. Questa legge, però, entrò in vigore soltanto l'anno dopo, il 1º maggio 1867. Proprio in questa giornata fu organizzata un'importante manifestazione a cui parteciparono oltre diecimila persone. A Chicago successo qualcosa di drammatico che portò a proteste decisamente accese, di cui parleremo più sotto.
La notizia giunse anche in Europa dove, nei primi giorni di settembre 1864, era nata a Londra la "Prima Internazionale", ovvero l'Associazione internazionale dei lavoratori, molto vicina ai primi movimenti socialisti e marxisti dell'epoca.
La festa del primo maggio divenne ufficiale in Europa a partire dal 1889, quando venne ratificata a Parigi dalla Seconda Internazionale, organizzazione che aveva lo scopo di coordinare i sindacati e i partiti operai e socialisti europei.
In Italia la festa del 1° maggio fu introdotta solo due anni dopo.
Inizialmente i lavoratori lottarono per la riduzione della giornata lavorativa a otto ore. Questa battaglia, iniziata come abbiamo visto prima il 1º maggio 1867 nello stato dell'Illinois, ebbe una successiva espansione lenta e graduale in tutto il territorio statunitense. Il 5 settembre 1882 nella città di New York fu organizzata un'altra protesta, mentre due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione americana, gli stessi Knights of Labor approvarono una risoluzione affinché l'evento di protesta avesse una ricorrenza annuale, senza però proporre ancora una data ufficiale nell'Illinois.
Precisamente l'1 maggio 1886, in occasione del 19esimo anniversario dell'entrata in vigore della legge dell'Illinois sulle otto ore lavorative, fu deciso dalla Federation of Organized Trades and Labour Unions come il giorno di scadenza limite per estendere tale legge in tutto il territorio americano, pena l'astensione dal lavoro, con uno sciopero generale a oltranza.
In quel giorno, anche Chicago partecipò allo sciopero generale, in particolare la fabbrica di mietitrici McCormick. La polizia, chiamata a reprimere l'assembramento, sparò sui manifestanti, uccidendone due e ferendone diversi altri.
Questo evento causò l'indignazione dell'opinione pubblica e il giorno seguente altri lavoratori si aggiunsero alle proteste. La tensione crebbe sempre di più e, nel corso di un raduno pacifico ad Haymarket Square, uno sconosciuto lanciò un ordigno contro i poliziotti che presidiavano la piazza. Uno di loro venne ucciso e fu a questo punto che la polizia iniziò a sparare sulla folla uccidendo alcuni manifestanti e sette poliziotti, caduti sotto il fuoco amico.
Otto persone collegate con le proteste furono arrestate e per sette di loro la sentenza fu di condanna a morte. Per due dei sette, la sentenza fu modificata successivamente in ergastolo. Non c'erano in realtà prove che tra gli arrestati vi fosse la persona che aveva lanciato l'ordigno, ciononostante la giuria emise verdetti di colpevolezza per tutti e otto gli imputati.
La notizia della sentenza indignò gli operai di tutto il mondo e i condannati diventarono i "Martiri di Chicago". Morendo, August Spies, uno dei condannati, disse: "Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che strangolate oggi".
La Festa dell'1 maggio è una giornata universale nata con l'intento di ricordare l'impegno dei movimenti sindacali e gli obiettivi sociali ed economici raggiunti dai lavoratori dopo lunghe battaglie. Costituisce non solo un giorno in cui riposarsi, ma anche in cui ricordare il passato.
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