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Inaugura la mostra ‘Genius Loci: Franco Moschino XXX Anni Dal Kaos’

Una restrospettiva sull’eclettico stilista che con il suo umorismo e l’amore per l’arte ha donato gioco, fantasia e presa di coscienza di un mondo moda con tutte le sue assurdità.

04 Aprile 2024

Inaugura la mostra ‘Genius Loci: Franco Moschino XXX Anni Dal Kaos’

Franco Moschino, bravo stilista ed anche disegnatore, sarto e filosofo, ha amato il mondo della moda che ha nutrito con collezioni di capi e accessori ironici e ha saputo osservarne le sue assurdità, follie e fanatismi, trasformandole in gioco o in una critica, non troppo per finta.

Fra i suoi suo statement di presa di coscienza ecologica e morale c’erano: “stare alla moda oggi vuol dire essere coscienti del male che possiamo fare al pianeta” e “non c'è libertà senza caos; è proprio nel concetto Moschino lasciare la più totale libertà di scelta a coloro che desiderano vestirsi, senza impostazioni, perché quello che si usava l’anno scorso, se piace, si userà anche quest’anno e l’anno dopo ancora”.

Nato nel 1950 nella piccola città di Abbiategrasso, vicino Milano, Franco Moschino sviluppa un profondo interesse per l'arte e il disegno fin da piccolo e decide successivamente di frequentare l'Accademia delle Belle Arti di Milano. La carriera nella moda inzia proprio con il maestro Gianni Versace e il marchio Genny.

Qualche altra collaborazione, prima di fondare nel 1983 Moonshadow, la sua azienda, e il marchio eponimo: Moschino.

Un successo da subito, grazie alla miscela con l’arte, il surrealismo, il gioco ironico e la capacità di essere allo stesso tempo impeccabilmente sartoriale e straordinariamente irriverente nell’infrangere le regole, anche con slogan e scritte che facevano riflettere.

Discreto nel privato, fedele nelle amicizie, come quella personale e lavorativa con Rossella Jardini, amica fidata, divenuta poi sua erede in azienda alla precoce scomparsa dello stilista all’età di soli 44 anni.

Moschino dichiarava: “ll motivo per cui ho fatto questo lavoro è perché iniziai come pittore. Fare soldi nell'arte era difficile. Il modo più semplice per guadagnare era usare l'arte in qualche altro modo. Una delle cose più facili, e interessanti dal punto di vista economico, è stata la moda”.

Con l’abilità di un bravissimo sarto ha realizzato abiti e vestiti impeccabili poi decorati con oggeti stravaganti.

“Non sono uno stilista – dichiarava in un articolo al New York Times - sono un pittore e un decoratore”.

Posate, orsacchiotti, spille da balia, cerniere, oggetti oversize diventavano il centro d’attenzione di un guardaroba prettamente couture, che lui definiva ‘For Fashion Victims Only’.

A trent’anni dalla sua scomparsa, l’associazione culturale Iniziativa Donna con la direzione creativa dell’architetto Alberto Clementi e la partecipazione della comunità di Abbiategrasso, organizza un mosaico di eventi che omaggiano l’indimenticato artista, compresa la mostra ‘Genius Loci: Franco Moschino XXX Anni Dal Kaos’, la cui inaugurazione è prevista per il 6 aprile c.m., una retrospettiva sull’uomo, più che sullo stilista, allestita presso i Sotterranei del Castello Visconteo.

Seguiranno anche altre installazioni ed esibizioni interattive, video-interviste e racconti in ‘Gran Parade’ ovvero quella teatralità messa in scena dallo stesso Moschino in ogni singola sfilata, vetrina di negozio o campagna immagine realizzate negli anni.

 

 

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