06 Gennaio 2024
Come si sa il Giappone è la 'patria' del tonno rosso, quello di qualità superiore. Non importa da dove arrivi il pesce, ma di sicuro in questo Paese asiatico esistono i compratori che, da sempre, pagano di più. Del resto il sushi è una loro invenzione, quindi più l'esemplare è pregiato e meglio viene venduto, costi quel costi. Segnali di ottimismo alla tradizionale asta di inizio anno, tenuta alle cinque del mattino al mercato di Tokyo, dove un tonno pinna blu è stato acquistato per circa 114 milioni di yen, equivalenti a 720mila euro, oltre il triplo della valutazione del gennaio 2023. L'esemplare con un peso di 238 chilogrammi, catturato al largo del porto di Oma, nella prefettura settentrionale di Aomori, supera la quotazione di 36 milioni di yen dell'anno scorso, e rappresenta la cifra maggiore degli ultimi quattro anni, dalla fine dell'emergenza sanitaria causata dalla pandemia. Il presidente del conglomerato alimentare Yamayuki, Yukitaka Yamaguchi, e il responsabile della compagnia che gestisce le catene Sushi Ginza Onodera, vincitori a pari merito con l'offerta più alta, hanno spiegato che dopo i dubbi iniziali a partecipare all'asta per via delle notizie dal terremoto del primo gennaio nel Giappone centro-occidentale, hanno deciso di voler imprimere "un segnale di ottimismo al mercato e agli imprenditori del settore". Il risultato odierno appare comunque lontano dal primato fatto segnare all'asta del 2019, durante la quale un tonno di 278 chilogrammi venne battuto per 333,6 milioni di yen, pari a 2,10 milioni di euro. Vedremo nei prossimi mesi se anche tale record verrà superato ...
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