14 Novembre 2023
Fonte foto: @JagmansM (Twitter)
Una Ferrari 250 GTO del 1962 è stata venduta a New York per 51,7 milioni di dollari, diventando così la seconda auto d'epoca più costosa mai venduta all'asta. Lo ha annunciato la casa d'aste Sotheby's. Di proprietà di un collezionista americano da 38 anni, l'esemplare di questa auto sportiva italiana ha battuto un'altra 250 GTO venduta nel 2018 sempre da Sotheby's per 48 milioni di dollari, ma è ben lontana dal record di tutti i tempi per un'auto all'asta: una Mercedes-Benz 300 SLR Uhlenhaut Coupè venduta per 135 milioni di euro nel 2022.
Come annunciato dalla casa d'aste Sotheby's, una Ferrari 250 GTO del 1962 è stata venduta per 51,7 milioni di dollari. Si tratta della seconda auto d'epoca più costosa mai venduta. L'auto è stata di proprietà di un collezionista americano per 38 anni. L'auto batte il record di un'altra GTO, venduta nel 2018, al prezzo di 48 milioni di dollari, ma rimane ancora indietro per quanto riguarda il record assoluto della Mercedes-Benz 300 SLR Uhlenhaut Coupè, venduta per 135 milioni di euro.
La Ferrari GTO del 1962, che all'evento newyorkese di RM Sotheby's del 13 novembre si è ripresa lo scettro dell'auto d'epoca più costosa venduta quest'anno in un'asta pubblica. Il record di vendita assoluto rimane quello dalla Mercedes-Benz 300 Slr Uhlenhaut coupé del 1955, venduta in un evento sempre gestito da RM Sotheby's, ma privato, a 135 milioni di euro. Il prezzo di aggiudicazione finale della Ferrari 330 LM / 250 GTO del 1962 carrozzata da Scaglietti, battuta all'asta di New York City, è stato di 47 milioni di dollari, con il premio d'acquisto del 10%, che ha portato il prezzo totale a 51,7 milioni di dollari. Un prezzo di vendita finale che però, nonostante il record, è stato inferiore alle aspettative, visto che nei giorni precedenti all'evento, RM Sotheby’s aveva indicato come valore della vettura una cifra “superiore” ai sessanta milioni di dollari. Le offerte importanti, quasi tutte telefoniche, sono arrivate nell'arco di una ventina di minuti, e si sono concluse con una ultima accesa battaglia fra i due principali candidati all'acquisto, con l'aggiudicatario presente in sala, di cui la casa d'aste non ha reso noto il nome.
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