Domenica, 07 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Algoritmo mon amour: fa tutto lui, gli umani non contano più, hanno disimparato ad assumersi le responsabilità e a fronteggiare le emergenze. E gli sta bene così

App e algoritmi ormai determinano la nostra vita, ma sono come il Comma 22 di Heller; il loro uso è imprevedibile, incontrollabile, ma votato a sicuro disastro. E la sensazione è che siamo solo all'inizio.

06 Ottobre 2022

Sturmtruppen

I poteri nazionali e sovranazionali hanno un sistema infallibile per risolvere le emergenze: scaricarle addosso a chi le subisce. E hanno un modo spettacoloso per trovare le strategie: cavarle da un manicomio criminale. Sotto pandemia, i consigli, alimentati dal Giornalista Unico Gran Farabutt, erano: non fare niente, non respirare, non muoversi, uno di questi scienziati da varietà arrivò a consigliare rapporti sessuali a pecorina, per non infettarsi col respiro, ma sempre con la maschera e nel più breve tempo possibile. E tanto, tanto coprifuoco, per non rompere i coglioni. Adesso tocca alla carestia di gas e, per estensione, di tutti i generi di sopravvivenza e la ricetta qual è? Lockdown energetico e consigli da dementi per altri dementi. Un giornale illustra la “calda sobrietà della crisi”: tutti a maglione girocollo, sull'esistenzialista da rive gauche. Un altro propone le sciarade enigmistiche: dal minuto tale al minuto tot, usa la lavatrice, poi blocchi e passi al phon, però solo per x secondi, quindi ti fiondi sull'aspirapolvere, ma a microfasi alterne: l'effetto-Pasquale, quello che impazziva nella fabbrica cibernetica e fischiava nel telefono e insultava la stampante, col direttore Tomàs “piripiripì”, è assicurato. Inoltre: rinnovare la dotazione energetica di casa, tutta roba “di ultima generazione” ma costosissima e se non puoi devi fare come propone quel coglione, di commissario europeo agli affari interni: abbassare il riscaldamento “di tre o quattro gradi”. La filosofia è del nostro sindaco arcobaleno Sala: se i poveri non hanno pane, dategli auto elettriche oppure se ne vadano da Milano che inquinano.

Morbo o carestia, sempre quella è la strategia: diventa clochard per risparmiare, indi tappati in casa se ancora ne hai una. A forza di demandare (a chi? All'Unione Europea?), di delegare, di vedere, considerare, emanare, a furia di vertici, di tavoli, di brindisi, i singoli stati, le loro istituzioni, i loro uomini hanno completamente disimparato a fronteggiare qualsiasi situazione critica. “State rinchiusi, che passerà”. Cosa dicevano quelli della Protezione Civile ai terrorizzati di Senigallia, degli altri borghi dell'Anconetano travolti dalle acque? Restate nelle vostre case. Ma l'acqua invadeva le case affogandoli. Dopodiché il capo, Curcio, con quella faccia da santino dolente e mollicio, si presentava ai media con autogiustificazioni incredibili: “Ah, è stato l'algoritmo, l'algoritmo non ci aveva avvisato”. La vita collettiva appesa a un meccanismo in odore di infallibilità, ma idiota. Algoritmi e app sono i nuovi dèi, più capricciosi e insulsi di quelli dell'Olimpo: regolano ormai qualsiasi attività individuale e sociale, ma lo fanno a modo loro, con risultati imprevedibili ma votati a sicura catastrofe. Se usi la app delle mappe stradali, ti ritrovi in un campo o nel vortice di una alluvione o finisci in uno strapiombo non rilevato. Gli eventi climatici non vengono previsti o meglio “l'algoritmo non ci ha avvisato”. Assegnano le cattedre e l'algoritmo impazzisce, le assegnazioni disposte a caso, in modi sconclusionati, docenti spediti in scuole che non esistono, dati per rinunciatari a loro insaputa, smistati a centinaia di chilometri, per discipline totalmente estranee. Che razza di mondo ci abbiano apparecchiati negli ultimi vent'anni è difficile dire, ma pare che potrà solo peggiorare. Devo fare acquisti in Rete, ho urgente bisogno di ricaricare la carta ma, misteriosamente, la app della banca ha cambiato tutti i parametri, per un bonifico istantaneo mi chiedono, “per la mia sicurezza”, dettagli intimi inerenti i miei genitori: non sono ovviamente in grado di rispondere, perdo tempo e il piccolo affare sfuma. Anche la app di PayPal si avvita in richieste di informazioni che posso fornire solo dopo averle ricevute a mia volta. Siamo sempre al comma 22, ma non è una striscia di Sturmtruppen e neanche un romanzo distopico.

Sicché la morale per chi non ha un esercito di segretari, tecnici, social manager e cazzoni vari, è sempre la stessa: arrangiatevi. Condannati a far tutto con gli algoritmi che però fanno tutto come vogliono loro e non permettono alternative: cioè il nulla. Ci sono questi santoni delle varie transizioni, ecologiche, tecnologiche, questi tecnocrati come il Colao dalla faccia da Pierino un po' disturbato, dicono siano dei geni, poi si presentano con dei prospettini pieni di disegnini infantili e colorati, una roba da applicazioni tecniche in quinta elementare. A Verbania, oltre al danno hanno aggiunto la beffa: un “energy-rap” con dei giovani sciagurati che, mimando le mosse dei rapper che rapinano a San Siro o alla Garbatella, scandiscono: “Molla quel phon, che arriva il bolletton”. A vederli mi mettevo a piangere, se queste sono le soluzioni, meglio ammazzarsi. A noi a dodici anni ci avessero chiesto una roba simile, li avremmo divorati vivi. Ma questi hanno già capito che il futuro non esisterà a meno di non infognarsi con la politica e gli conviene muoversi subito. Non ti scaldare, fai così, lavati poco, vota piddì.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x